nocera superiore

L’affare fognature approda al Tar

Tre consiglieri hanno forti dubbi sull’assegnazione dei lavori

NOCERA SUPERIORE. Non si placa la polemica sull’affare Castalia, la ditta titolare dal 1988 della concessione di progettazione e costruzione del sistema integrato dei sottoservizi e del ciclo delle acque per la riqualificazione a Nocera Superiore. Al Tar si è discusso del ricorso di 3 consiglieri che attualmente siedono nell’assise comunale.

Francesco Scarano, Santolo Battipaglia e Matteo Bove avevano impugnato la deliberazione di Giunta municipale n.128 dello scorso 24 settembre, in cui era stata deferita ad arbitri la controversia insorta tra il Comune e la società Castalia, in ordine alla sussistenza della società di realizzare opere finanziate con fondi comunali. I tre consiglieri avevano chiesto l’annullamento della delibera, ricorrendo al Tar, previa sospensione dell’efficacia della deliberazione impugnata in quanto a dire dei tre consiglieri la stessa sarebbe viziata a causa della scadenza della convenzione tra Comune e la ditta privata.

La polemica era scoppiata lo scorso ottobre quando, su segnalazione originaria di Giovanni Maria Cuofano, portavoce dell’Assoconsum, 5 consiglieri comunali avevano firmato una richiesta di controllo al Coreco sulla delibera che regola il lodo arbitrale riguardante il contenzioso tra il Comune e Castalia Srl.

Si parla del finanziamento di 4 opere inerenti la rete fognaria. Il contenzioso vede, da una parte, la Castalia che rivendica il diritto a realizzare le opere e l’amministrazione che ha chiamare un arbitro.

(d. s.)

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