Karla con Cassandra «Mi ha convinto il suo programma»

SALERNO. Ha un nome lungo e complicato: Ana Ibis Heredia Marciel. Ma tutti la conoscono come Karla Hernandes. È la prima candidata di “colore” che tenta di conquistare un seggio nel Consiglio...

SALERNO. Ha un nome lungo e complicato: Ana Ibis Heredia Marciel. Ma tutti la conoscono come Karla Hernandes. È la prima candidata di “colore” che tenta di conquistare un seggio nel Consiglio comunale di Salerno. E ha deciso di scendere in campo nella lista “Gianlugi Cassandra sindaco per Salerno”, che sostiene l’ex presidente dell’Asi. D’origine cubana da 21 anni vive a Vietri sul Mare e di professione è hostess e promoter.

Come mai ha scelto di candidarsi?

«Salerno ha bisogno di una maggiore attenzione verso i tanti turisti che la visitano durante tutto l’anno e che si trovano come pesci fuor d’acqua senza un’assistenza adeguata. E poi vorrei portare avanti la battaglia per offrire pari opportunità lavorative a tutti gli extracomunitari presenti sul territorio. Non perché Salerno sia razzista ma semplicemente per dare a tutti gli stessi diritti. Io in oltre 20 anni non ho mai avuto problemi d’inserimento, tant’è che mi sono integrata perfettamente».

Quali sono, secondo lei , le pecche più evidenti di Salerno?

«In città manca un po’ tutto. Ma, in particolare, trovo scandaloso il trasporto pubblico. I residenti delle periferie sono prigionieri del loro quartiere. Impossibile spostarsi verso il centro cittadino con rapidità».

Come sta conducendo la sua campagna elettorale?

«Mi piace camminare, incontrare i cittadini, vivere la città. E capire dai discorsi della gente quali sono i reali problemi di Salerno. Tante persone con le quali ho parlato vogliono un cambiamento, poiché sono stufi delle solite promesse che puntualmente non vengono mai mantenute».

È la prima volta che s’impegna attivamente in politica?

«Sì, probabilmente è giunto il momento di dare il mio contributo. Prima di schierarmi al fianco di Cassandra sono stata contattata da altri 3 candidati sindaco, che mi hanno proposto di entrare a far parte della loro squadra. Ho deciso sulla base dei programmi e quello di Cassandra mi è sembrato il più valido, per via delle priorità che ha individuato per rilanciare l’economia di Salerno».

Ha un sogno nel cassetto?

«Cambiare Salerno. Immagino una città con trasporti pubblici funzionanti, in cui ci sia un’assistenza continua per le classi meno abbienti, dove gli edifici scolastici siano ristrutturati e non più fatiscenti. Una città insomma a misura d’uomo, che abbia anche una sanità efficace ed efficiente». ©RIPRODUZIONE RISERVATA