John Malkovich irrompe a Ravellosarà al Festival con la sua “Follia”

Una star per il taglio del nastro del Ravello festival 2010, diretto da De Masi. Ad inaugurare la manifestazione, infatti, sarà l'attore statunitense

RAVELLO. Da “Urla del silenzio”, alle “Le relazioni pericolose”, dal “Il thè nel deserto”, “Nel centro del mirino”, a “Essere John Malkovich”, “Changeling” e fino a “Burn after reading”, solo per citarne alcuni. Film che gli sono valsi, per ben due volte, la nomination all’Oscar.

John Malkovich porterà in scena uno spettacolo originale e, al tempo stesso, inedito per i palcoscenici italiani. L’istrionico attore americano, «caldo e polveroso” per Bertolucci e «gelido » per Frears, si esibirà, giovedì 1 luglio, facendo, di fatto, da apripista alla più prestigiosa kermesse estiva della Costiera. La performance lo vedrà nei panni di Jack Unterweger, un serial killer psicopatico e con tendenze istrioniche, in “The Infernal Comedy”, commedia in musica di Michael Sturminger per orchestra barocca e due soprano. Una pièce già proposta, con successo, a Los Angeles e Vienna che esordisce, con il Ravello festival, in Italia.

Malkovich, però, non sarà l’unica star della serata, perché ad accompagnare musicalmente l’esibizione, sarà l’autorevole Wiener Akademie, diretta da Martin Haselböck, che scandirà il ruolo del protagonista e delle due cantanti, Bernarda Bobro e Aleksandra Zamojska, con musiche e arie di Vivaldi, Haydn, Gluck e Mozart. Insomma, una rappresentazione che miscela sapientemente recitazione,musica e canto e che ben si inserisce, come una tessera in un mosaico, al tema conduttore prescelto per l’edizione di quest’anno del Festival che omaggerà, in tutte le sue forme artistiche, la “Follia”.

La prima di Malkovich, tuttavia, è uno di quegli eventi che, sicuramente, sapranno catalizzare l’attenzione degli spettatori e della critica. Anche perché in Italia sono state programmate solo due date: oltre a Ravello, infatti, lo spettacolo sarà ospitato solamente da Spoleto. «Questo eccezionale ibrido tra opera e teatro - spiega Malkovich - è una vera sfida per gli interpreti come per il pubblico. È un piacere lavorare sul testo di Michael Sturminger».

E inoltre, la star di Hollywood non vede l’ora di visitare la “città della musica” e di cimentarsi sul prestigioso palcoscenico del Ravello festival. «Sono impaziente di portare in Italia un pezzo di teatro tanto audace - rimarca - e di presentarlo in due luoghi splendidi come Ravello e Spoleto, i cui prestigiosi festival sono famosi per la capacità di rischiare puntando su produzioni inconsuete». 

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