riunione al ministero

Italcementi conferma i tagli a Salerno

«La Regione Campania non si cura del futuro di 66 lavoratori e dell’indotto collegato». Il commento di Lello Della Monica, dipendente dello stabilimento Italcementi di Salerno e rappresentante...

«La Regione Campania non si cura del futuro di 66 lavoratori e dell’indotto collegato». Il commento di Lello Della Monica, dipendente dello stabilimento Italcementi di Salerno e rappresentante sindacale della Cgil, riassume il primo incontro tra parti sociali e i vertici del colosso tedesco Heidelberg, che l’estate scorsa ha acquisito il gruppo cementizio italiano.

L’incontro si è tenuto ieri al ministero dello Sviluppo Economico a Roma con il sottosegretario Teresa Bellanova. Erano stati invitati anche i rappresentanti istituzionali delle Regioni dove insistono impianti del gruppo. Si sono presentati solo il governatore della Lombardia, Roberto Maroni e l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Calabria, Carmela Barbalace. Nessun rappresentante istituzionale per la Campania. All’ultimo momento sono stati avvisati due dirigenti della giunta, Prospero Volpe e Ciro Barbato, invitati a partecipare. «Nessuno ha proferito parola – ha raccontato Luigi Adinolfi, segretario provinciale della Fillea Cgil di Salerno – È stato un incontro interlocutorio». Il responsabile delle Risorse Umane della Heidelberg Cement ha confermato gli accordi e il piano industriale presentato dai vertici di Italcementi, confermando la scelta di trasformare l’impianto di Salerno in centro di macinazione dove verranno impiegati solo 25 dei 66 dipendenti.

«Ci aspettavamo una proposta alternativa dalla Campania – ha proseguito – ed invece pare che il problema sia solo a carico delle parti sociali». «Abbiamo ribadito – ha concluso Adinolfi – la volontà di ottenere una revisione del piano industriale e abbiamo rimandato la discussione al prossimo tavolo che il ministero ha programmato per il 30 maggio»

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