edifici pubblici

«Istituti scolastici da risistemare»

L’ex assessore Passa denuncia le criticità dei plessi cittadini

Infissi vetusti, infiltrazioni, edifici non a norma, immondezzai accumulati nel tempo. Queste alcune delle criticità nel settore scolastico, denunciate dal vicepresidente del Consiglio comunale, Vincenzo Passa. «Sono tante le scuole che non funzionano - dice l’ex assessore alla pubblica istruzione e all’edilizia scolastica - non possiamo dare la colpa all’attuale amministrazione, certo. Ma bisogna pianificare e non pensare solo alla manutenzione ordinaria. Ci sono scuole dove il bagno dei maestri e dei professori non funziona, devono portarsi i secchi con sé. Infissi di ferro che vanno tolti e non sono più a norma. Vento e acqua dentro le aule. Vanno insomma fatte alcune operazioni, tra cui anche la manutenzione delle caldaie. Capita spesso e volentieri che in alcuni plessi si blocchi il riscaldamento per due o tre giorni. Inoltre, vanno curati gli spazi antistanti di alcune scuole del territorio che diventano discariche».

Passa non è neanche d’accordo con i murales realizzati all’esterno della scuola “Carducci-Trezza”, l’istituto comprensivo di cui era dirigente scolastico l’anno scorso e che negli ultimi mesi aveva ospitato il progetto W.o.p. in ricordo delle vittime del 3 ottobre 2013 che persero la vita in mare a poca distanza da Lampedusa. «Utilizzai i soldi consegnatici dal ministero per la “Bella Scuola” in modo di pulire quelle mura e adesso il Comune ha contribuito a comprare colori agli artisti che hanno fatto i murales all’esterno. Sia chiaro, è importante promuovere l’arte e parlare di temi come la migrazione, ma quei disegni dovevano essere realizzati dentro la scuola e non fuori. In questo modo si dà un messaggio diseducativo».

Ad essere in condizioni disagiate, secondo l’analisi di Passa, sarebbero gli istituti delle frazioni. «Con 30 o 40mila euro per le scuole, cosa ci facciamo? Devono programmare delle priorità e tra queste c’è sicuramente l’edilizia scolastica».(d. s.)

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