Ispezione della Finanza al “Ruggi”

Consulenze esterne, incarichi, gare d’appalto, straordinari ed attività libero professionale, ma anche acquisto di farmaci e di presìdi medici e paramedici: è su questi punti che si stanno concentrando le indagini degli uomini della Guardia di Finanza che ieri mattina, così come annunciato nei giorni scorsi, hanno “visitato” gli uffici dell’Azienda ospedaliera. I militari del Nucleo Speciale Pubblica Amministrazione di Roma, delegati dall’Ispettorato funzione pubblica hanno passato al setaccio gli uffici della Farmacia, del Personale e dell’Economato per acquisire tutta la documentazione relativa ai compensi liquidati dall’Azienda, a vario titolo, negli anni 2010 e 2011. Delibere, fatture, ma anche capitolati di gara, sono finiti in un faldone relativo ad una inchiesta aperta dalla procura romana sull’uso dei fondi in ambito sanitario in Campania. Un’indagine articolata che coinvolgerebbe anche altri plessi ospedalieri della regione. Per il “Ruggi” l’attenzione delle Fiamme Gialle - che continueranno il loro lavoro fino a venerdì - si è concentrata per ora sugli atti relativi al 2011, periodo in cui era al timone della struttura di via San Leonardo il manager Attilio Bianchi, oggi direttore generale dell’ateneo. Ma l’acquisizione di atti, stando a quanto comunicato dai Finanzieri all’attuale direttore generale Elvira Lenzi, andrà a ritroso fino al 2010. I filoni dell’inchiesta sono molteplici ed ognuno è figlio di decine di esposti inviati negli anni in Procura dalle organizzazioni sindacali mediche e di comparto, oltre che delle denunce firmate da singoli dipendenti.

Gli appalti. E’ stata una delle questioni più spinose e dibattute del periodo in questione che, dopo numerose polemiche al vetriolo e segnalazioni all’autorità giudiziaria, divenne oggetto di una audizione in Regione Campania tenuta il 28 novembre del 2011 alla presenza di una delegazione delle Rsu e dell’allora manager Bianchi, del dirigente dell’Ufficio tecnico Elvira Mastroianni e del direttore del Provveditorato Vincenzo Andriuolo. Nel mirino finirono in particolare i criteri e le modalità per l’acquisizione di beni e servizi con riferimento alla gestione della mensa interna e dell’impiantistica. Su quest’ultimo fronte, fu impietoso il braccio di ferro dei sindacati che contestavano l’affidamento del servizio tramite Consip ad una ditta - la Romeo - finita sotto i riflettori delle Procure di Napoli e Bari, oggetto di pronunce del Tar e di successive rescissioni di contratto da parte degli enti pubblici (Comuni ed aziende sanitarie) che li avevano sottoscritti.

Consulenze ed incarichi. Alla luce del sole, in particolare nel 2011, fu contestata la scelta di nominare alcuni consulenti esterni per il restyling del sistema informatico (con la possibilità da parte della Regione Campania di avere accesso diretto ai dati di tutte le cartelle cliniche “caricate” nel sistema), per la gestione di pratiche e procedure ingegneristiche e legali. Un capitolo che ha spinto i Finanzieri ad acquisire numerose delibere relative proprio alla formalizzazione dei relativi compensi. E’ spettato invece ai “corvi” del “Ruggi” segnalare in Procura alcuni cambi di poltrona, in particolare per l’affido di mansioni tra il plesso di via San Leonardo e l’ospedale da Procida di via Calenda.

Straordinari e attività libero professionale intramuraria. Per sopperire alle ormai ataviche carenze di personale e per scongiurare la riduzione di prestazioni fornite all’utenza, l’Azienda ha sempre dovuto fare ricorso agli straordinari. Arrivando a spendere cifre esorbitanti che, per i sindacati, avrebbero consentito l’assunzione di centinaia di unità.

Il precedente. Pochi giorni fa fu eseguita una perquisizione nello studio e nell’abitazione del direttore di Chirurgia vascolare, Giancarlo Accarino, per l’aggiudica di una gara per la fornitura di materiale sanitario. Una delle tante a cui ora le Fiamme Gialle stanno facendo le pulci.

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