la vertenza

Ises nel Centro polifunzionale La coop avvia il trasferimento

Pazienti dell’Ises nel Centro Polifunzionale: oggi inizia il trasferimento delle attività nella struttura del Santuario. Dopo il placet del Consiglio e la firma dell’ordinanza del sindaco Massimo...

Pazienti dell’Ises nel Centro Polifunzionale: oggi inizia il trasferimento delle attività nella struttura del Santuario. Dopo il placet del Consiglio e la firma dell’ordinanza del sindaco Massimo Cariello, alla vigilia di Natale i funzionari comunali hanno effettuato il collaudo della struttura. Un atto propedeutico per la consegna ufficiale del Centro Polifunzionale nelle mani del commissario liquidatore Ises, Angela Innocenti che ha ottenuto dall’ Asl l’autorizzazione allo spostamento dei 27 pazienti ricoverati.

Parallelamente, col rinvio dell’ udienza in Consiglio di Stato richiesta dall’Asl, il commissario insieme al direttore generale Giordano con i funzionari di via Nizza potrebbe rivalutare l’accreditamento e quindi inserire l’Ises nella programmazione sanitaria regionale. Oltre alle procedure burocratiche per la dislocazione delle attività, avviato il trasferimento delle attività nella struttura comunale, il commissario liquidatore, sta approntando il bando per la cessione del ramo d’azienda che dovrà avvenire entro novanta giorni dall’inizio ufficiale delle attività dell’Ises all’interno del Centro Polifunzionale.

Con lo spostamento dei pazienti, infatti, inizierà il conto alla rovescia di utilizzo della struttura appena ultimata. Il decreto sindacale, infatti, prevede una durata di tre mesi dalla “presa di possesso del Centro” e scandisce gli step successivi necessari a definire l’affidamento. La soluzione, temporanea, della vertenza Ises sembra avviarsi alla conclusione anche se all’orizzonte rimane la questione giudiziaria che si aprirebbe con un eventuale ricorso di don Enzo Caponigro. L’ex reggente del Santuario ha già scritto al presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, e al procuratore Corrado Lembo. Una volta collaudato, il Centro Polifunzionale dovrà essere affidato con un bando pubblico secondo le finalità decise da Comune e Regione. Qualora il sacerdote procedesse con il ricorso si potrebbe aprire una vertenza con la Regione: il rischio sarebbe la perdita del finanziamento di 6 milioni e conseguente restituzione dei fondi già spesi.(a.t.)

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