Ises, maggioranza dei soci favorevole alla vendita

In 54 hanno sottoscritto la cessione alla cooperativa “L’altra età” di Milano Chiesta al Cda la convocazione dell’assemblea per ratificare la trattativa

Importante novità nella difficile vertenza Ises: la maggioranza dei dipendenti del centro di riabilitazione hanno approvato la cessione della società alla ad una cooperativa milanese. Con 54 firme raccolte tra i 92 soci, è stata protocollata la richiesta ufficiale di adesione al progetto di acquisizione presentato dal Guglielmo Agolino responsabile della struttura milanese.

Nella nota inviata al Cda, i dipendenti hanno anche formalizzato la richiesta di convocazione dell’assemblea dei soci. I dipendenti della struttura sanitaria di piazza Pendino non vogliono perdere più tempo. A dieci giorni dall’incontro con l’imprenditore milanese si sono compattati sulla scelta che va verso la cessione del centro ebolitano.

Il 3 dicembre scorso Agolino, responsabile della cooperativa “L’altra età”, aveva presentato ai soci il progetto di acquisizione del centro. Un cronoprogramma articolato che prevede il pagamento dei debiti della società e il trasferimento delle attività con contratti parti time per i dipendenti per 36 mesi.

Il progetto prevede un investimento dai 3 ai 6 milioni di euro per l’immediata dislocazione delle attività. L’unica condizione posta a garanzia da Agolino e che l’acquisizione sia avviata dopo un tavolo congiunto con il sindaco Massimo Cariello, il commissario dell’Asl Antonio Postiglione ed il Cda dell’Ises per chiedere un margine di 6 mesi per l’attuazione del programma di acquisizione. Per creare tutte le condizioni Agolino avrebbe già incontrato informalmente il sindaco Cariello al quale ha sottoposto il suo progetto prima di illustrarlo ai dipendenti del Centro.

Una proposta di salvataggio che potrebbe anche superare l’impasse del part time con la relativa riduzione dello stipendio per i dipendenti, attraverso l’utilizzo di ammortizzatori sociali.

Sull’intricata vicenda Ises sembra aprirsi dunque uno spiraglio: la proposta di acquisizione della coop milanese sarebbe anche riuscita a risanare le fratture interne tra i dipendenti che si sono fatti promotori della raccolta delle firme. L’imprenditore milanese sembra aver conquistato la fiducia dei lavoratori del Centro che si sono immediatamente attivati per chiedere l’assemblea dei soci Ises necessaria per formalizzare l’acquisizione.

La soluzione offerta dall’imprenditore milanese sarebbe al momento anche l’unica ancora di salvezza per i lavoratori travolti dalla bufera che si è scatenata dopo le sentenze del Tar e con la scoperta del buco milionario nei conti dell’Istituto.

Il tribunale amministrativo ha infatti decretato la legittimità dell’ordinanza di chiusura del Centro di piazza Pendino, disposta dal commissario Vincenza Filippi arrivata dopo il decreto di sospensione dell’accreditamento disposto dall’ex manager dell’Asl Salerno, Antonio Squillante. A pesare sui bilanci un debito con l’Inps di oltre 6milioni di euro e le voci di un’imminente sospensione delle attività per mancanza di fondi. Una situazione decisamente critica che ha penalizzato anche i pazienti, costretti ad emigrare verso altre strutture.

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