la vertenza

“Ises”, fumata nera al Comune

Nessuna autorizzazione fino al vertice fissato all’Azienda sanitaria

Ufficializzata la spaccatura tra i dipendenti dell’Ises, la protesta torna al Comune per la firma alla richiesta di esercizio provvisorio avanzata dal commissario liquidatore. Ieri mattina la maggior parte dei dipendenti sono tornati a Palazzo di Città per chiedere al sindaco di firmare l’autorizzazione ad esercitare le attività a piazza Pendino.

Quasi tutti presenti al presidio comunale: mancavano solo i 25 dipendenti che si sono messi in aspettativa dopo il voto favorevole dell’assemblea alla proposta di acquisizione avanzata da una coop milanese. I ‘dissidenti’ hanno rotto il silenzio ed ufficializzato il loro sostegno alla proposta di trasferimento nell’ex ortopedia con appoggio presso il Centro Elaion per i servizi giornalieri. Un’opzione ormai naufragata, come precisato dal sindaco Massimo Cariello, con i lavori di adeguamento ed il trasferimento del comando vigili urbani presso la struttura al Rione Pescara.

Fratture interne e mancata autorizzazione, sale la tensione tra i dipendenti che ieri mattina hanno atteso nei corridoio che le maestranze sindacali ed il presidente Tullio Gaeta incontrassero il sindaco per capire i tempi per l’autorizzazione alla richiesta di esercizio provvisorio necessaria a rinviare l’ordinanza sindacale di chiusura del Centro disposta dal Tar a luglio dell’anno scorso.

Il sindaco ha risposto dovrà comunque l’incontro fissato per mercoledì all’Asl. Nella riunione di via Nizza a cui prenderanno parte il commissario Giuseppe Longo, il sindaco Cariello, il commissario Ises Angela Innocente ed il presidente Tullio Gaeta, si deciderà il percorso da seguire.

©RIPRODUZIONE RISERVATA