«Iscritti del Pd contro il partito» 

Perozziello lancia accuse: «Boicottato Voza, i dirigenti locali non hanno vigilato»

CAPACCIO PAESTUM. «Alcuni dirigenti del Pd sia a livello locale che provinciale hanno assunto un atteggiamento antipartitico».
La denuncia è di Carmine Perozziello (luogotenente dei carabinieri in pensione ed comandante della caserma di Capaccio scalo ) iscritto al partito. Perozziello è firmatario di due diverse note inviate alla Commissione provinciale di garanzia del Partito democratico, alla direzione provinciale, regionale e nazionale, e al responsabile enti locali del Pd, Matteo Ricci.
La vicenda, posta all’attenzione degli organi locali e provinciali del Pd, fa riferimento alle “manovre” preelettorali in occasione delle amministrative, che hanno visto trionfare il sindaco Franco Palumbo. Perozziello punta l’indice contro la mancata vigilanza su quelle che, a suo dire, sono state delle azioni «contro ciò che impone lo statuto ed altre norme statuarie». Tra queste il mancato sostegno, nelle ultime amministrative, al candidato sindaco del Pd, Italo Voza. « Il motivo della perdita delle elezioni comunali – afferma Perozziello – è stata causata dal comportamento di alcuni iscritti. E, a vincere le elezioni è stato Franco Palumbo, noto esponente di centrodestra che, fomentato da alcuni iscritti, ha preso la tessera del Pd. Dopo la decisione ufficiale di dare il simbolo del Pd al sindaco uscente Voza, alcuni iscritti invece di sostenerlo hanno anche fornito la propria disponibilità a candidarsi in coalizioni opposte».
Perozziello chiede «provvedimenti disciplinari per alcuni iscritti e, in particolare, di chi era addetto alla vigilanza come l’ex segretario cittadino Emanuele Sica, il componente del direttivo locale Nino Pagano, il commissario cittadino Vincenzo Luciano e il segretario provinciale Nicola Landolfi».
Il Pd in fase preelezioni si è completamente smembrato. «Non solo alcuni iscritti (Pasquale Cetta, Emanuele Sica, Nino Pagano, Franco Tarallo) si sono candidati in compagini avverse, ma addirittura con esponenti del centrodestra. Evitiamo che il Pd siano un treno dal quale si sale e scende quando fa comodo».
Perozziello chiede equità: «Non devono essere usati due pesi e due misure. La cosa strana è che la stessa situazione si è verificata a Mercato San Severino e, in questo caso, è stata la segretaria provinciale con propria decisione a deferire gli iscritti del circolo cittadino, che non hanno appoggiato il candidato Bennet. Ma forse in vista delle politiche del 2018 è meglio tenere la bandierina anche su Capaccio Paestum, dove c’è un sindaco con la tessera del Pd in tasca. Intanto per il prossimo tesseramento sono già pronti i pacchetti di tessere in vendita. Ma vigilerò pronto a segnalare alla Procura possibili anomalie».
Angela Sabetta
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