Iren ha firmato, inizia il montaggio 

Il Comune ha invocato l’interesse pubblico e non aspetterà la decisione del Tar. L’inaugurazione slitta a sabato 11 novembre

Nello stesso giorno in cui la Blachere illumination deposita ufficialmente il ricorso al Tar contro il provvedimento di aggiudica del bando di gara per la realizzazione dell’evento Luci d’artista, il Comune di Salerno pubblica sull’albo pretorio il testo della delibera approvata lo scorso 11 ottobre e la Iren, in virtù di quanto si afferma nel provvedimento, firma il contratto quadro (ora mancano solo altri adempimenti formali). Insomma, tutto nell’arco di dodici ore. Adesso cosa succederà nei prossimi giorni? Stando a quanto dichiarato da Palazzo di città in una nota stampa, la prossima settimana inizierà il montaggio delle installazioni luminose. La data di inaugurazione dovrebbe essere, ora, quella del prossimo 11 novembre come si deduce leggendo l’avviso pubblico per l’installazione della ruota panoramica che parla appunto della data “indicativa” dell’11 novembre. D’altronde lo stesso assessore al Bilancio e Sviluppo Roberto De Luca, intervistato da Telecolore, ha affermato che “gli uffici stanno mettendo in campo tutti gli sforzi possibili e gli atti affinché l’evento si svolga regolarmente e nel migliore dei modi. Siamo fiduciosi».
Ma cosa dice questa delibera, tenuta nascosta per oltre ventiquattro ore, da sbloccare improvvisamente la situazione? In pratica la Giunta, con l’eccezione degli assessori Roberto De Luca e Domenico De Maio assenti al momento dell’approvazione, ha dato indirizzo al dirigente del settore Mobilità e trasporti di procedere d’urgenza con la definizione delle procedure previste dall’accordo quadro legato al bando di gara in quanto «la mancata esecuzione immediata determinerebbe un gravissimo danno all’interesse pubblico della città, oltre alla perdita del finanziamento pubblico, impedendo di fatto la realizzazione dell’evento Luci d’artista». I danni sarebbero quelli che dovrebbero sopportare, si spiega nel provvedimento, le varie attività economiche sia cittadine che provinciali nonché l’intera città a causa dell’immagine che ne uscirebbe compromessa. In più, si dovrebbero poi restituire i due milioni di euro concessi dalla Regione Campania quale contributo per l’allestimento della manifestazione.
Per giustificare la decisione di procedere, nonostante un ricorso al Tar, la delibera fa riferimento all’articolo 32 comma 8 del decreto legislativo 50 del 2016. Tale comma è relativo proprio alla procedura d’urgenza e stabilisce che “l’esecuzione d’urgenza è ammessa esclusivamente nelle ipotesi di eventi oggettivamente imprevedibili, per ovviare a situazioni di pericolo per persone, animali o cose, ovvero per l’igiene e la salute pubblica, ovvero per il patrimonio storico, artistico, culturale, ovvero nei casi in cui la mancata esecuzione immediata della prestazione dedotta nella gara determinerebbe un grave danno all’interesse pubblico che è destinata a soddisfare, ivi compresa la perdita di finanziamenti comunitari”. Tale norma prevarrebbe sul comma 11 dello stesso articolo, pure richiamato nella delibera, che stabilisce che “se è proposto ricorso avverso l’aggiudicazione con contestuale domanda cautelare, il contratto non può essere stipulato, dal momento della notificazione dell’istanza cautelare alla stazione appaltante e per i successivi venti giorni, a condizione che entro tale termine intervenga almeno il provvedimento cautelare di primo grado”. Sulla base di questo articolo il contratto non poteva essere firmato fino al 24 ottobre (la notifica è del giorno 4) ma l’ufficializzazione della procedura d’urgenza per preminente interesse pubblico ha permesso di andare avanti. Intanto, ieri mattina la commissione Trasparenza ha preso atto delle risposte che i dirigenti, mesi fa, diedero all’interrogazione del consigliere Gianpaolo Lambiase relativamente alla possibilità per la Iren di partecipare al bando. «Desta sconcerto – commenta il presidente Antonio Cammarota – la risposta del dottore Scognamiglio che dice che poiché le ipotesi sono tassative non rientra la partecipazione del controllore al controllato in quelle di conflitto di interessi. Una cosa disarmante, verificheremo ancora».
Angela Caso
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