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Ira del Sappe per la tentata evasione dal carcere

Si è sfiorata un’evasione bis al carcere di Fuorni, a poco tempo da quella clamorosa avvenuto a settembre. E il modus operandi è stato identico al precedente. A tentare la fuga è stato un detenuto...

Si è sfiorata un’evasione bis al carcere di Fuorni, a poco tempo da quella clamorosa avvenuto a settembre. E il modus operandi è stato identico al precedente. A tentare la fuga è stato un detenuto 19enne, G.A., originario di Salerno, sottoposto ad osservazione nella sezione detentiva “articolazione mentale”. Domenica mattina, dal cortile passeggi, “«senza sorveglianza – come denuincia Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sappe - causa discutibili accorpamenti di più posti di servizio che aumentano la mole di lavoro diminuiscono i livelli di sicurezza», si è arrampicato indisturbato sul tetto. E, per diverso tempo ha girovagato sulle mura, senza trovare una via d’uscita, tant’è che rassegnato si è consegnato alla polizia penitenziaria. «Ormai i detenuti sono i primi a conoscere – sottoliena Fattorello - i punti deboli dell’istituto. Sono a conoscenza dell’assenza di videosorveglianza, dei sistemi antintrusione ed antiscalcamento. E, in più, sono anche chiamati a svolgere lavori per il ripristino o il montaggio di sistemi di sicurezza». In più il sindacalista mette in risalto come «lo spirito di emulazione, la facilità di fuga dovuta ad una carente gestione delle risorse umane ed una assenza dei sistemi funzionanti di sicurezza farà in modo che gli eventi critici saranno all’ordine del giorno». (g.d.s.)
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