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Ipotesi Sardone Un coro di “no” dai sindaci picentini

No alle fonderie Pisano a Sardone: da più parti, nei Picentini, si levano voci contrarie all’ipotesi di delocalizzazione dell’impianto industriale attualmente attivo in via dei Greci a Salerno. Nei...

No alle fonderie Pisano a Sardone: da più parti, nei Picentini, si levano voci contrarie all’ipotesi di delocalizzazione dell’impianto industriale attualmente attivo in via dei Greci a Salerno. Nei giorni scorsi, dopo gli episodi balzati agli onori della cronaca, c’è stato l’ennesimo vertice e si è tornato a parlare con insistenza di delocalizzazione dell’impianto. Zona industriale di Salerno, area del cratere nella valle del Sele o appunto Sardone, nel territorio di Giffoni Valle Piana ma di fatto vicinissimo al centro abitato di Pontecagnano Faiano e alle porte dei Picentini.

Da Pontecagnano Faiano, il sindaco Ernesto Sica ha scelto, di non commentare quella che «al momento resta solo un’ipotesi». Chi invece si esprime in maniera contraria è il Partito Democratico: i cinque consiglieri di opposizione del Pd hanno infatti presentato al Comune la richiesta di un Consiglio comunale monotematico sulla questione fonderie: «Noi siamo contrari - dichiara il capogruppo Giuseppe Lanzara - e abbiamo presentato una richiesta per un Consiglio comunale monotematico sull’argomento, in maniera che Pontecagnano Faiano prenda una posizione netta esprimendosi in maniera contraria. Nella zona di Sardone già insiste un impianto di tritovagliatura e non lontano, in un altro territorio comunale, c’è il cementificio ed entrambi gli impianti si trovano nelle vicinanze di Pontecagnano Faiano». Contrario alla ipotesi fonderie a Sardone anche il consigliere comunale di opposizione Fdi Antonio Anastasio: «Il nostro territorio non può subire scelte esterne, lo difenderemo con i denti, le fonderie Pisano a Sardone non ci saranno». Sulla questione è intervenuto anche Gennaro Aievoli, sindaco di San Cipriano Picentino: «Siamo solidali con i residenti della valle dell’Irno per la delocalizzazione, tuttavia spostare l’impianto a Sardone andrebbe a peggiorare la già fortemente compromessa situazione ambientale nei Picentini, vedi cementificio e discariche. A nostro avviso non è ipotizzabile neanche dislocare nell’area ex Ideal standard, le fonderie dovrebbero stare lontano dai centri abitati. Se si dovesse concretizzare una delle due ipotesi, Sardone o Ideal Standard, come Comune di San Cipriano Picentino siamo pronti ad ogni azione giudiziaria a tutela dei nostri concittadini». Contrario il sindaco di Giffoni Sei Casali Gerardo Marotta: «Il nostro territorio è a vocazione agricola, inoltre i Picentini, a livello ambientale, hanno già dato. Siamo contrari alla ipotesi Sardone, chi ha questa intenzione sappia che troverà i sindaci e i cittadini dei Picentini contrari».

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