il caso

Ipotesi di maxi risarcimento per spese processuali di Zara

Potrebbe ottenere un maxi risarcimento l’ex sindaco Fernando Zara, attuale consigliere regionale e presidente del consiglio provinciale, per coprire le spese legali sostenute nel procedimento penale...

Potrebbe ottenere un maxi risarcimento l’ex sindaco Fernando Zara, attuale consigliere regionale e presidente del consiglio provinciale, per coprire le spese legali sostenute nel procedimento penale avviato a suo carico nel 1995 e che nel 2001 portò alla pena complessiva di tre anni e sei mesi di reclusione. Giunta l’assoluzione definitiva dalla Corte di Appello di Salerno nel 2002, con sentenza passata in giudicato il 28 aprile 2003, Zara aveva chiesto al Comune la liquidazione delle competenze professionali, trasmettendo la proposta di parcella dell’avvocato Michele Tedesco, ammontante a 262.124,69 euro, per effetto dell’elevazione al quadruplo degli onorari conteggiati al massimo.

Il dirigente del settore avvocatura del Comune, Giuseppe Lullo, ha ritenuto che possano essere valutati per il pagamento solo i capi di imputazione per i quali Zara era stato assolto con formula piena e per la vicenda “Informagiovani”, corrispondendo all’avvocato Tedesco un acconto di 10mila euro, che arrivano a 12.688 euro con Iva e Cna.

Dalla sua, Lullo ha richiamato l’articolo 93 della legge 18/8/2000 che ha espressamente previsto “per gli amministratori e per il personale degli enti locali si osservano le disposizioni vigenti in materia di responsabilità degli impiegati civili dello Stato”, aggiungendo che l’articolo 21 dello statuto comunale recita che si “ha diritto al rimborso delle spese sostenute e documentate per la propria difesa nei vari stati di un giudizio civile o penale qualora nell’esercizio del suo mandato venga imputato e poi assolto con sentenza passata in giudicato».(f. p.)

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