Ipervigile: guai con i contributi

Decine di decreti penali per mancati versamenti aggravano la situazione giudiziaria della società

Decine di decreti penali di condanna per mancati versamenti dei contributi ai lavoratori e la imminente mobilità per i lavoratori della società Ariete, con l’incontro per i licenziamenti fissato il prossimo 26 febbraio in Regione: sono le ultime scosse registrate nel lungo terremoto dell’Ipervigile.

L’epicentro resta a Nocera Inferiore, dove ci sono gli uffici e il caveau, ma soprattutto sede dell’indagine penale con ipotesi di peculato, l’ombra del fallimento e i tentativi di risposta della proprietà. Se il tribunale fallimentare dichiarò “non ammissibile” il concordato chiesto dalla Ipervigile, disponendone il rigetto, gli avvocati della società potrebbero chiedere di presentare la documentazione contabile rimasta fuori dal primo incontro, con carte sostanzialmente in bianco per via dell’occupazione della sede da parte dei lavoratori.

La ricostruzione delle responsabilità, affidata alla questura di Salerno e agli uomini della squadra mobile, coordinata dal pm titolare Roberto Lenza, di raccordo col procuratore capo di Nocera Inferiore, Izzo, punta alla figura apicale di Fernando De Santis e ai familiari, referenti e gestori di fatto dell’istituto di vigilanza. Rosario Paolino De Santis, fratello di Fernando, è socio al 50 per cento dell’ istituto di vigilanza Ariete, in questi giorni interessato da analogo declino finanziario. Di fatto Ipervigile e Ariete restano legate da identica gestione e stessa anima, con un destino in parallelo dalle revoche di licenza per dubbia intestazione sociale.

Dopo le perquisizioni di gennaio, gli investigatori hanno una enorme mole di documenti da esaminare, con la famiglia De Santis al centro di una holding incentrata sulla Ipervigile s.r.l. in liquidazione, coinvolta, attraverso familiari, persone di fiducia e referenti, nella gestione di Bsk Service S.r.l., Hdsv srl, H.D.S.V. srl, Working srl, La Vigile srl, New.Pol. srl, Ipervigile Avellino srl, La supervigile srl, Ariete Srl, Astuto srl, Neapolis srl, Albatros srl, Enterprise sat srl, Istituto di vigilanza privata Italia srl. La costellazione societaria era stata colpita in precedenza da divieti cautelari della Banca d’Italia, come quello di reimmettere in circolazione banconote “per violazioni degli obblighi previsti dalla normativa in materia di gestione del contante e della generale situazione di grave disordine organizzativo riscontrato presso la Ipervigile s.r.l”.

Intanto mentre i lavoratori non accennano tregue nell’occupazione, aziende ed enti pubblici - Banca della Campania, MPS, Deutsche Bank, Poste Italiane, Inps - hanno risolto le loro lucrose commesse lasciando aria nelle casse del gruppo.

Alfonso T. Guerritore

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