«Io, una mamma al Comune di Alfano» 

La Gerardo raccoglie la difficile eredità della Viterale: «Amelia ne ha fatto di strada, voglio superarla» 

ALFANO. «Qualche donna in più avrebbe fatto bene…». Scherza Elena Anna Gerardo, nuova sindaca di Alfano, mentre commenta i verdetti delle amministrative del Salernitano. Voto al maschile, ma ad Alfano, comune cilentano di 1.023 anime, la politica è donna. Era il ’97, molto prima di Virginia Raggi e Chiara Appendino, quando gli alfanesi elessero per la prima volta Amelia Viterale. «All’epoca - racconta la nuova prima cittadina - conobbi Amelia, e mi chiese di candidarmi con lei, ma le dissi che volevo prima laurearmi». Aveva 22 anni, la Gerardo. Ora ne ha 42 ed è avvocato.
Divorziata, ha un compagno. E due figli: il primogenito farà 18 anni tra 7 giorni; il più piccolo ha 12 anni. «Mi hanno sostenuta sempre, e ora sono orgogliosi della loro mamma che ce l’ha fatta e che è felice perché li vede felici». In municipio, in 15 anni da consigliere, l’istinto materno la Gerardo ce l'ha messo: «Essere donna in politica vuol dire essere umanamente vicini ai cittadini - dice - perché gli uomini, non me ne vogliano, hanno la grinta, ma le donne sono dotate di maggior senso pratico».
Palazzo di città «materno» come le mura domestiche, «anche quando non ci sono soldi, e non bisogna lasciare indietro nessuno». Prioritarie, per la Gerardo, le politiche sociali, «sperando che il Piano di Zona cambi rotta con l’elezione del nuovo sindaco a Sapri». E poi la cultura e «il museo, il corso di teatro e attività simili da avviare coi giovani». Idee ambiziose, quelle della Gerardo, che vuole potenziare il turismo: «Abbiamo alberghi e ristoranti bellissimi, e poi dobbiamo sfruttare il fiume e le bellezze del territorio». E nel cassetto l’ambizione del collegamento alla superstrada: «Di strade, Amelia ne ha fatte tantissime, però quella via mi piacerebbe tanto averla».
Dalla sindaca Viterale, quella del saluto fascista nel 2012, sostituita solo per qualche anno dal marito Angelo Grosso, raccoglie un testimone gravoso: «Un po’ temo il confronto con Amelia, che ha un grande acume politico, ma mi sento pure spronata a emulare per superare». E la Viterale ne è fiera: «Domenica notte - racconta la Gerardo - mi ha abbracciato e ha detto che sapeva d’aver fatto la scelta giusta. È stato commovente...».
Carmine Landi
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