L'intervista

"Io terrorista islamico? Sono cristiano e la minaccia a Cruciani era una scherzo"

Parla il brasiliano residente a Fisciano che telefonò alla trasmisione "La Zanzara" e adesso è sotto inchiesta

«Macché terrorista. Magari sono uno stupido, questo sì, perché se avessi immaginato cosa si sarebbe scatenato, quello scherzo non lo avrei mai fatto». Così, "uno scherzo", Deri Brito de Jesus definisce la telefonata con cui il 7 gennaio ha minacciato di morte il conduttore Giuseppe Cruciani chiamando in diretta alla trasmissione "La Zanzara" su Radio 24 e paventando una ritorsione del terrorismo islamico se lui avesse indossato la maglietta di Charlie Hebdo. Rintracciato a Fisciano, in provincia di Salerno, il 45enne di origini brasiliane è ora indagato per associazione finalizzata al terrorismo internazionale e minacce aggravate. Ieri, accompagnato dall'avvocato Valentina Restaino, è stato interrogato dal sostituto procuratore Rocco Alfano e ha giurato che con il terrorismo e con l'Islam non c'entra nulla.

Scusi, ma allora perché ha fatto quella telefonata?

Era uno scherzo. "La Zanzara" è una trasmissione in cui si fanno scherzi telefonici e io ho pensato di parteciparvi. Credetemi, non avrei mai chiamato se non si fosse trattato di un contesto ironico, non pensavo che mi prendessero sul serio.

Però era il giorno in cui il mondo era in allarme per l'attentato in Francia...

E si è scatenato il putiferio. Ho fatto una stupidaggine, ora lo capisco, ma chi se lo immaginava di finire in una storia così più grande di me. L'ho capito quando sono arrivati gli agenti della Digos a perquisirmi casa, allora ho mandato un tweet a Cruciani per spiegare che stavo solo giocando, che non pensavo mi denunciasse. E lui? Mi ha risposto che non aveva sporto nessuna querela. Ma intanto l'allarme era scattato, gli avevano dato la scorta. E io sono finito in un incubo. Vivo in Italia da 19 anni, non ho mai avuto problemi, ho qui mia moglie e quattro figli, trovarmi additato come un terrorista è stato terribile.

Chi la conosce come l'ha presa?

Gli amici sanno che non può essere vero, in tanti mi hanno chiamato per darmi solidarietà. Ma gli altri magari sospettano. Io faccio l'imbianchino, ora chi volete che si metta in casa uno che potrebbe essere un terrorista? Mi dispiace soprattutto per mia figlia, che ha 15 anni e si è trovata a scuola ad essere additata. Poco tempo fa avevamo fatto una festa a casa, ora i genitori di quei ragazzi possono pensare di aver mandato i loro figli a casa di un folle.

Ha avuto mai contatti con simpatizzanti dei terroristi?

Macché! Io certe cose le detesto. Per essere chiari non sono nemmeno musulmano, sono cristiano io e alla mia fede ci tengo. Con certe idee estremiste non potrei mai avere nulla in comune, per esempio non potrei mai condividere il modo in cui sono trattate le donne.

E adesso?

Adesso spero che la giustizia mi creda.

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