furto a nefrologia

«Io, salvato dalle macchine trafugate»

I macchinari rubati presso il reparto di Nefrologia dell’ospedale non sono solo preziosi ma indispensabili per salvare vite umane. Lo sostiene in una sua lettera Donato L., salvato proprio dalle...

I macchinari rubati presso il reparto di Nefrologia dell’ospedale non sono solo preziosi ma indispensabili per salvare vite umane. Lo sostiene in una sua lettera Donato L., salvato proprio dalle strumentazioni sparite dal Maria Santissima Addolorata di Eboli. «Senza il triostato e gli altri strumenti - afferma - moltissimi pazienti non avrebbero la diagnosi e quindi la prevenzione. Chi di dovere si deve quindi mobilitare per ricomprarli, perché diventano davvero indispensabili». E racconta la sua storia: «la notte di ferragosto dello scorso anno ero in fin di vita al pronto soccorso dell'ospedale di Sorrento: la creatinamia segnava un valore di 5,6. Il 21 agosto - ero stato trasferito all'ospedale di Nocera, dove era salita a 9,59 : ero affetto da"insufficienza renale acuta da sospetta glomerulonefrite rapidamente progressiva». A Nocera l'esame clinico e tutte le ricerche di laboratorio e strumentali possibili «non avevano fornito informazioni sufficienti per la diagnosi. Sono stato allora trasportato all'ospedale di Eboli per essere sottoposto ad una biopsia renale, eseguita il 28 agosto, indispensabile per formulare la diagnosi».

Ed è proprio ad Eboli che il paziente ha trovato la soluzione ai suoi problemi di salute. «Quelle attrezzature sono indispensabili - afferma - perchè senza non avrei avuto la diagnosi, quindi la cura. Ho deciso di scrivere perchè la situazione che si è venuta a determinare è inaccettabile. E siccome penso che ogni malato ha diritto a servizi sanitari di alta qualità, chiedo pubblicamente all'Asl di competenza quali attività ha già posto ovvero si appresta a porre in essere per riavviare con immediatezza le indispensabili attività di prevenzione e diagnosi nefrologica».

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