la vicenda di un ex dipendente comunale

«Io, in pensione ma senza soldi»

Da maggio non ha ricevuto neanche un euro per intoppi burocratici

Con l’acqua alla gola ed esasperato per la sua attuale condizione, l’ex impiegato comunale, Gabriele Adinolfi, chiede aiuto affinchè possa fare valere un suo diritto: percepire la pensione. La causa del ritardo nell’attribuzione della pensione è dovuta alla “ricostruzione” dei contributi che i due istituti previdenziali, Inps e Inpdap, stanno valutando. A detta del pensionato, la sua pratica giacerebbe all’Inps di Benevento, ancora al vaglio degli uffici competenti.

L’uomo, che ha 70 anni, dal primo maggio di quest’anno è andato in pensione ma come da lui stesso sostenuto, il Comune avrebbe dovuto mandarlo a casa tre mesi dopo, quindi ad agosto. Questo comporterà la perdita della pensione dei primi tre mesi. Ma oltre al danno la beffa, per l’ex operaio ai servizi cimiteriali negli ultimi 12 anni di lavoro. Gabriele Adinolfi prima ancora di diventare lsu e operaio ai servizi cimiteriali, è stato per diversi anni impiegato di un industria di tessuti a Salerno.

Il successivo fallimento della ditta lo ha portato nella condizione di cassaintegrato. In seguito l’assunzione presso i servizi cimiteriali fino alla conclusione dell’attività lavorativa avvenuta a fine aprile. Un pensionamento che per gli intoppi burocratici, invece, di apportare serenità a Gabriele Adinolfi, gli ha arrecato solo affanni e preoccupazioni, visto che non gli è stato ancora versato un euro di pensione.

L’uomo non potendo sostenere alcuna spesa e avendo finito i risparmi di una vita, è arrivato a chiedere un prestito di 6 mila euro. Un secondo gli è stato negato per l’insufficienza di garanzie che un istituto di credito gli ha chiesto. Intanto l’uomo che con la moglie vivi in viale Degli Aceri, paga un affitto di quasi 500 euro e non avendo potuto ottenere più prestiti, ha contratto debiti per tre mensilità nei confronti del suo padrone di casa.

Annalaura Ferrara