«Io assolto dopo un calvario, è allucinante»

Lo sfogo di Gambino. La difesa di Carmela Grimaldi: «Sbattuta in prima pagina come un mostro»

SALERNO. Alberico Gambino, finito nella lista degli impresentabili, e candidato con Caldoro nella lista di Forza Italia, si difende: «Trovo oggettivamente disdicevole e allucinante che, a 48 ore dal voto e ormai in fase di silenzio elettorale, venga additato come impresentabile al pubblico ludibrio da comportamenti e atteggiamenti che hanno solo ed esclusivamente una chiara connotazione politica». «Essere stati assolti in primo grado - spiega Gambino - perché il fatto non sussiste, dall'accusa infamante di aver commesso reati gravissimi e vergognosi, aver trascorso quattro lunghi anni di sofferenze umane - familiari e psicologiche indicibili ed inenarrabili, continuare a difendersi nelle competenti sedi giudiziarie, aver subito 21 mesi di carcerazione preventiva e ben 39 mesi di sospensione dalle funzioni di Consigliere regionale democraticamente eletto nel 2010, non aver - allo stato - altro rinvio a giudizio, sono elementi - fatti ed aspetti che evidentemente “non contano e non servono” per quei politici, nominati, che usano utilizzare ruolo e compiti attribuitigli per “abbattere l'avversario”».

«La mia prima reazione alla notizia della presenza del mio nome nell'elenco dei cosiddetti impresentabili - spiega Sergio Nappi candidato nella Lista Caldoro Presidente- è stata dettata dalla rabbia che deriva dalla consapevolezza di aver subìto un'ingiustizia. Volevo querelare la Bindi. Tuttavia, avendo fiducia nell'operato della magistratura, so che tutto si chiarirà quanto prima. Sono certo, inoltre, che presto anche la Commissione dovrà prendere atto che la mia inclusione nella lista dei cosiddetti impresentabili è ingiusta».

«Ero felice. Perché ho creduto, che fosse possibile che una persona semplice potesse scommettere, con il suo impegno, sul futuro di tutti candidata al Consiglio regionale- spiega Carmela Grimaldi candidata nella lista Campania in Rete con De Luca presidente, anche lei nell’elenco- Ed invece no. Sono qui come un mostro sbattuto in prima pagina. Per colpa di una mia inclinazione, quella di aiutare la gente. Nel caso che mi riguarda, una ragazza incinta con parentele discusse. Tale frequentazione mi ha portata ad essere coinvolta in un procedimento conclusosi con l’assoluzione perché il fatto non sussiste».

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