Investe e uccide l’uomo che perseguita l’amica 

Guardia giurata di Nocera Superiore in stato di fermo per omicidio volontario La vittima è un salernitano che la donna aveva denunciato per stalking

NOCERA INFERIORE. Neanche gli arresti domiciliari per stalking sono riusciti a fermare la sua gelosia. E così, sabato, nella tarda serata, il 43enne Fabrizio Senatore di Salerno, evade dai domiciliari, si precipita a Nocera Inferiore e trova la morte, proprio sotto casa dell’ex compagna. Senatore è rimasto ucciso dalla vettura condotta dal 35enne di Nocera Superiore Domenico Senatore, stesso cognome ma nessuna parentela. Sullo sfondo, un omicidio passionale. Per ora, l’investitore è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto con l’accusa di omicidio volontario. Dai primi accertamenti è emerso che Fabrizio Senatore aveva avuto una relazione con Mena, una donna di Nocera, divorziata e madre di tre figli. Relazione che si era interrotta per volontà della donna. Il salernitano aveva messo in atto contro di lei diversi atti persecutori fino a quando, il 3 marzo scorso, era finito agli arresti domiciliari.
La relazione con la sua ex era finita circa un anno fa ma Fabrizio Senatore poche ore prima di morire, aveva postato sulla sua pagina Facebook due canzoni dal titolo «Chisà si me pienze» e «Facimme pace», forse idealmente dedicati proprio alla sua ex compagna. Fino a condividere un post: «La vera donna non abbandona il suo uomo in nessuna difficoltà ma affronta i problemi con lui». Nelle indagini non si esclude nessuna pista, anche se è prevalente il movente passionale. La vittima, la cui salma si trova sotto sequestro all'obitorio dell'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore in attesa dell'esame autoptico, lascia una figlia poco più che adolescente, Aurora, alla quale era legatissimo.
La ricostruzione. Sabato sera, Fabrizio chiama un amico e vicino di casa a Matierno. I due, in sella ad uno scooter, raggiungono Nocera Inferiore, in via Fiuminale: probabilmente Senatore voleva vedere se Mena fosse uscita e con chi. La donna, terminato il lavoro, er stata raggiunta da Domenico Senatore. Quest’ultimo, guardia giurata, anche lui con un matrimonio in crisi, era stato privato dell’arma dopo la denuncia della moglie per maltrattamenti. Domenico Senatore raggiunge il bar Petruccelli dove era parcheggiata la vettura di Mena e la segue fino a casa. La donna entra nella sua abitazione e Domenico va via. Da questo punto in poi, le ricostruzioni divergono.
La dinamica secondo la polizia. Per gli inquirenti del commissariato di polizia di Nocera Inferiore, diretti dal vice questore Luigi Amato, per ora, si può stabilire solamente che la Fiat Bravo guidata da Domenico Senatore ha investito, facendo retromarcia a forte velocità per circa 30 metri, Fabrizio Senatore, travolgendo il rivale e finendo con la parte posteriore sinistra nel palo della pubblica illuminazione. Non si esclude che i due possano avere avuto una discussione prima dell’investimento.
La dinamica secondo la difesa. Per il legale del fermato, si sarebbe trattato di legittima difesa. L’avvocato Armando Lanzione ha affermato: «Siamo addolorati per la famiglia della vittima. Vogliamo chiarire ogni circostanza dell’accaduto perché riteniamo che Domenico Senatore abbia agito per legittima difesa». Dopo aver lasciato la donna a casa, il nocerino avrebbe proseguito lungo la strada fino al civico 29. La strada è a senso unico. Dopo una cinquantina di metri avrebbe visto un uomo a terra e un ciclomotore con una seconda persona. Pensando che si trattasse di un incidente, si sarebbe fermato e sarebbe stato aggredito dalla vittima. A questo punto, il 35enne avrebbe ingranato la retromarcia facendo alcuni metri prima di finire contro il palo dell’illuminazione. Non si sarebbe accorto di aver travolto il salernitano.
Le indagini. Due le telefonate giunte al commissariato di polizia nocerino. La prima segnalazione, fatta dalla donna che poco prima era stata riaccompagnata a casa da Domenico Senatore, indicava un incidente stradale. Successivamente, lo stesso Domenico Senatore avrebbe avvertito gli agenti del commissariato nocerino sostenendo di essere stato vittima di una tentata rapina.
A dirigere le indagini è il sostituto procuratore Roberto Lenza della Procura di Nocera Inferiore. L’esperto magistrato dovrà dipanare una non facile matassa, anche sentendo l’uomo che ha favorito l’evasione dai domiciliari da Matierno ascoltato dagli agenti della squadra investigativa del vice commissario Attilio Iannone e denunciato per favoreggiamento. Fondamentale, insieme agli elementi raccolti dagli inquirenti sul luogo della tragedia, sarà l’autopsia sul cadavere di Fabrizio Senatore, investito dall’auto in retromarcia per trenta metri a folle velocità.
Salvatore De Napoli
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