«Invasa dalle prostitute la litoranea non ha futuro»

Il grido di allarme degli imprenditori per un fenomeno che non subisce crisi «Nella zona aumentano anche i furti, così si distrugge una fetta di commercio»

Emergenza prostituzione in litoranea: imprenditori e cittadini levano il grido d’allarme. E invocano maggiori controlli da parte delle istituzioni. La denuncia arriva da Confcommercio. «Abbiamo ricevuto dai nostri soci – dichiara il presidente, Massimo Sorvillo – numerose segnalazioni in merito all’imperversare della prostituzione e dei furti in litoranea: anche così si distrugge una fetta di commercio».

Il timore, infatti, è che il dilagare della piaga sociale «possa penalizzare la prossima stagione turistica». Sorvillo incalza l’amministrazione comunale: «Se la zona fosse presidiata e venissero comminate delle contravvenzioni, non soltanto il fenomeno s’indebolirebbe, ma il Comune ricaverebbe anche degli introiti economici».

Il quadro impietoso trova conferma nelle parole degli operatori. «Sembra Beirut», afferma con indignazione Alberto Serritiello, presidente del Consorzio “La Riviera Salernitana” e proprietario del Central Camping. Lui, che è del mestiere dal 1999, denuncia «un peggioramento della situazione di anno in anno». Dati allarmanti: «Subisco 6 furti all’anno, e perdo anche i clienti». Serretiello scagiona il Comune e attacca il governo: «La gente in permesso si ritrova a delinquere». E poi «le prostitute sono ovunque, anche davanti alle strutture». Serritiello confida nel protocollo d’intesa per la riqualificazione della costa stipulato con i sindaci dei comuni tra Salerno e Agropoli: «Io ci credo». E propone «attività per tutto l’anno».

Giuseppe De Martino, titolare de La Baia dei Delfini, aggiunge: «D’inverno la prostituzione prolifera, ma anche d’estate è dura, perché di notte riprende, e noi siamo aperti anche di sera». L’imprenditore chiede ai sindaci di Pontecagnano, Battipaglia e Eboli, di attivarsi per «una collaborazione interforze tra i tutori dell’ordine, con copertura di 24 ore».

Chiede poliziotti e carabinieri anche Marco Galante, del lido Mediterraneo: «La loro presenza – dice – sarebbe il solo deterrente, ma il problema è che la prostituzione non è un reato». Sono illecite, infatti, soltanto le attività di intermediazione e favoreggiamento. Anche a detta di Galante, «occorrerebbe tener viva la litoranea d’inverno».

E poi c’è Felice Santoriello, proprietario dell’Hotel Sabbiadoro e di alberghi in Sardegna e in Repubblica Ceca. «Siamo riusciti a portare degli stranieri in litoranea – dice – ma è imbarazzante doversi giustificare per la presenza di extracomunitari e prostitute». Dopo oltre 10 anni di attività, Santoriello sa che la prostituzione è affare quotidiano sul litorale: «C’è una pausa tra le 17 e le 19, e fanno il turnover». La sua soluzione: «Al posto della sindaca, assumerei altri vigili con contratti semestrali perché elevino contravvenzioni quotidiane».

A Palazzo di Città, per rimpolpare la polizia municipale, si valuta l’assunzione di stagionali. Da destinare al litorale?

Carmine Landi

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