Invaliditá, le visite nel caos

Cento chilometri per sottoporsi alla visita dell'invaliditá civile, e poi scoprire che la convocazione era sbagliata e la sede non è quella. Non è un caso isolato, ma quanto sta capitando a moltissimi invalidi civili di Salerno e provincia. Colpa di un errore nel software dell’Inps, che sta costringendo i pazienti a un’odissea da un capo all’altro della provincia. Ad essere coinvolti sono quasi quattrocento invalidi. Dai dirigenti dell’Asl è partita una lettera al ministro Sacconi

SALERNO. Da Montecorvino Pugliano a Roccadaspide, da Battipaglia a Sarno, da Salerno a Pagani. E ancora Sapri o Polla. Sono le destinazioni, anzi le tappe, di un vero e proprio calvario al quale sono sottoposti - o lo saranno - circa trecentocinquanta invalidi civili della provincia di Salerno, che devono sottoporsi alla visita per il riconoscimento dell’invaliditá.

Per qualcuno l’odissea c’è giá stata. C’è stato infatti chi si è sobbarcato cento chilometri di autostrada, per raggiungere la sede della commissione d’invaliditá civile indicata nella lettera di convocazione, ma una volta giunto a destinazione è stato rispedito a casa senza essere sottoposto alla visita. Il motivo? La sede è impropria. Per altri, il viaggio della speranza potrebbe iniziare entro qualche settimana o nei prossimi mesi, se non arriverá in fretta un intervento risolutivo da parte di chi ha commesso l’errore.

Il responsabile del caos, in questo caso, non è un essere umano ma un software, un programma elaborato dall’Inps - il suo nome è "invciv10", contrazione di "invaliditá civile 2010" - entrato in funzione nel marzo scorso, dopo un lungo braccio di ferro tra i dirigenti e i vertici dell’Asl salernitana. Nel giro di pochi mesi, il programma ha consentito l’evasione di numerose pratiche, riducendo di gran lunga i tempi d’attesa per svolgere la visita necessaria per il riconoscimento del livello d’invaliditá civile.

E la provincia di Salerno, grazie anche al lavoro svolto dal settore amministrativo dell’Azienda sanitaria, è riuscita in poco tempo a piazzarsi ai primi posti in Italia per numero di convocazioni telematiche. Se fino a qualche mese fa occorrevano anche diciotto mesi per essere chiamati a visita, adesso i tempi si sono ridotti in maniera considerevole: da uno a due mesi.

Ma ora il cattivo funzionamento del sistema informatico sta compromettendo tutto. Quasi tutte le convocazioni emesse dall’Inps a dicembre sono fissate tra la fine di gennaio e il marzo prossimo. E tutte con sede distanti centinaia di chilometri dai paesi di residenza dei pazienti. Una situazione che ha spinto i dirigenti dell’Asl a scrivere al ministro del lavoro Maurizio Sacconi, affinché intervenga sul presidente dell’Inps Antonio Mastropasqua, che qualche giorno fa, in un’intervista rilasciata al settimanale Panorama, aveva puntato il dito contro le commissioni delle Asl, imputate di leggerezza e corruzione nell’evasione delle pratiche. A Sacconi viene anche chiesto come mai in altre sedi italiane l’Inps abbia inviato lettere di scuse ai pazienti mentre a Salerno ciò, a tutt’oggi, non è ancora avvenuto.



© riproduzione riservata