Intesa col Ministero Agenzia delle Entrate al rione Pescara

L’amministrazione Cariello stabilisce il canone per l’ex Ipsia Poco più di 90mila euro l’anno per gli uffici appena rifatti

EBOLI. La giunta Cariello ha approvato il contratto di locazione con l’Agenzia delle Entrate che a breve trasferirà uffici e personale nell’ ex Ipsia, nel rione Pescara. Il rapporto con il braccio operativo del ministero dell’ Economia e delle Finanze, ovvero l’ Agenzia delle entrate, frutterà al Comune 90.950 euro l’anno, con un forte risparmio sul canone per il Ministero.

Via libera dunque alla stipula del contratto e ai vari adempimenti da parte del responsabile del Settore Patrimonio. Un passo importante per l’Amministrazione che punta anche alla valorizzazione di una zona, il rione Pescara, caratterizzata da una forte depressione economica e sociale con alto tasso di povertà e microcriminalità diffusa. Un segnale importante che rafforza ancor di più la presenza dello Stato.

Lo stabile di un piano fu costruito nel lontano 1986. Progettato per accogliere gli alunni del liceo Artistico, dopo qualche anno invece finì per ospitare gli studenti della scuola professionale Ipsia fino alla sua chiusura. Il Comune rientrò nel pieno possesso dell’immobile solo nel lontano 2007 ma fu sempre difficile arginare gli atti vandalici e le azioni predatorie poste in essere a tutte le ore del giorno e della notte. Nel 2008 la svolta: l’ente candidò la struttura ad un bando pubblico emanato dell’Agenzia delle Entrate, una azione finalizzata proprio all’individuazione di una nuova struttura che potesse ospitare gli uffici.

Ritornando alla gestione del bene, la fase di declino la si ebbe subito dopo lo smantellamento della sede dell’ex Ipsia, quando, lo stabile in breve tempo venne preso d’assalto da ignoti, gente che senza scrupolo alcuno trafugarono tutto quello che potevano addirittura sanitari e scrivanie, trasportandoli a mano presso le loro abitazioni, o peggio vendendoli agli angoli del quartiere, finendo in breve tempo per diventare un cumulo di macerie e di pareti sfondate. Al peggio però pare non esserci mai la fine: infatti quelle stanze vuote piene di scritte e promesse di amore diventarono anche un dormitorio occasionale fino a qualche mese prima che iniziassero i lavori di recupero.

Gerardo Sorgente

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