LA STORIA

Intervento atteso un anno, l'odissea di un anziano a Cava de' Tirreni

La vicissitudine di un paziente per un’operazione di ortopedia

Ha atteso per un anno di ricevere una telefonata in cui gli comunicavano che avrebbe potuto operarsi per l’alluce valgo. Quando quella chiamata c’è stata, ha atteso pazientemente per quattro ore che arrivasse il suo turno. Alle 13, però, gli hanno comunicato che non era più possibile effettuare l’operazione e che sarebbe dovuto ritornare la settimana successiva. È accaduto nell’ospedale di Cava, a un anziano. Un suo familiare ha raccontato la vicenda in un post su facebook, sottolineando i disservizi della struttura ospedaliera, che costringe a lunghe attese e poi, ancora, a continui rinvii. Tanto che l’operazione sembra quasi un miraggio: più sembra essere giunti vicino e più si allontana.
Dall’ospedale hanno ammesso che il rinvio c’è stato, ma per motivi organizzativi e non dipendenti dalla volontà di medici e operatori sanitari. Il problema, infatti, resta la mancanza di anestesisti (anche se voci ufficiose riportano la notizia che il problema è vicino ad una risoluzione) ed il risicato numero di sedute operatorie, insufficiente per soddisfare le necessità del vasto bacino di utenza dell’ospedale. Le operazioni chirurgiche, infatti, si effettuano fino alle ore 14.
Alfonsina Caputano
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