Inseguimento sull’A30, bandito alla sbarra

Intercettato dalla polstrada all’altezza del casello di San Severino. Chiesto il giudizio immediato

MERCATO SAN SEVERINO. La procura chiede il giudizio immediato per Shahini Zaim, trentenne albanese accusato di furto, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, porto e detenzione di arma clandestina. L’uomo fu arrestato nello scorso ottobre dalla polstrada al termine di un inseguimento, mentre era a bordo di una Audi rubata insieme ad altri tre complici.

Una volta arrivati all’altezza della barriera autostradale di San Severino, i quattro furono costretti a fermarsi, travolgendo prima una Smart in fila per il pagamento e infine cozzando contro la vettura di servizio dei poliziotti. Immediatamente gli uomini scesero dall’auto, dividendosi per due, mentre gli agenti spararono in aria due colpi di avvertimento con la pistola mitragliatore d’ordinanza.

Una delle coppie di fugguiaschi fu braccata, con Zaim inseguito e acciuffato fino a cadere sull’asfalto, perdendo la pistola che aveva in tasca, prima dell’arresto in flagranza di reato. Quell’azione concitata, svolta in mezzo alle tante persone alla guida delle proprie auto, in attesa di varcare i caselli, finì con tre fughe non più ricostruite, assicurando al carcere il solo Zaim, tuttora detenuto. La perquisizione della vettura, rubata poco prima nel napoletano e avvistata lungo l’autostrada a tutta velocità, rinvenne alcuni attrezzi da scasso, un revolver a salve in metallo, monetine sparse, una macchina fotografica rubata e dei passsamontagna, che si aggiunsero alla pistola, arma risultata clandestina con matricola abrasa.

L’albanese fu ammanettato, chiuso in trappola nel corso di un’operazione di appostamento già predisposta dalla polstrada di Eboli alle prese con i di furti in appartamento, concentrati nel territorio del Vallo di Diano e del Cilento, eseguiti prevalentemente da bande di esteuropei, di stanza nei campi nomadi dell’hinterland napoletano. Le scorribande sulla Salerno-Reggio Calabria, eseguite per partenze e rientri, con gli svincoli e i raccordi utilizzati per rientrare nelle loro zone di residenza.

L’Audi A4 wagon rubata era stata segnalata come auto adoperata per lavori di furto in appartamento, eseguiti con gruppi di banditi pronti ad entrare in azione, svaligiare rapidamente gli obiettivi per poi darsi elle fughe, lanciate in notturna lungo le autostrade della zona. Per Zaim la procura nocerina ha chiesto il giudizio immediato.

(a. t. g.)

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