«Inquietante contestualità tra incendi e Consorzio» 

Contini preoccupato dopo i roghi alla sua azienda zootecnica e a quella di Bellelli Gli inquirenti non escludono collegamenti con la fase delicata vissuta dall’ente

CAPACCIO PAESTUM. Stanno seguendo la pista di un possibile collegamento con il Consorzio di Bonifica Sinistra Sele gli inquirenti, che indagano sugli incendi di due aziende bufaline. Entrambi gli allevamenti sono di proprietà di due esponenti riconducibili all’ente consortile pestano. L'azienda di Ponte Barizzo è di proprietà della famiglia di Guido Contini, direttore generale del Consorzio, mentre quella di Capaccio Scalo, appartiene ad Ettore Bellelli ex componente della deputazione, firmatario di un ricorso contro la procedura adottata dall’ente per il rinnovo degli organi amministrativi al Consorzio, attualmente diretto dal commissario Biagio Franza.
«Posso solo dire che sto cercando di risanare questo ente – afferma Franza – che era in balìa dell’ignoranza gestionale e amministrativa, oltre che a mettere in essere tutte le misure per redigere il piano di classifica che va aggiornato per sanare anche la posizione catastale dei cittadini per giungere alle elezioni. Sul resto farà luce la magistratura». Tredici i milioni di euro di debito accumulato solo con l’Enel. Senza contare i milioni non riscossi di tasse ai contribuenti. Ma i malumori al Consorzio ci sono da un po’, anche per la messa in atto del piano di risanamento economico con milioni di euro di morosità da recuperare, la stabilizzazione di 21 operai precari da oltre 20 anni. Ma soprattutto per la rigidità e grande rigore della gestione commissariale che a qualcuno proprio non piace.
Di tagli del superfluo ne sono stati fatti davvero tanti: allo stato, ad esempio, viene utilizzata metà della nafta rispetto al passato con molte più ore di lavoro svolte dagli operai.
Incendi inquietanti, come li definisce Contini, che ha subito danni per 50.000 euro. I roghi sono stati appiccati proprio nei giorni in cui l’erogazione in quelle zone era stata diminuita dal Consorzio per dei lavori all’invaso di Persano. «Mi auguro che i carabinieri facciano piena chiarezza per recuperare un po’ di serenità. È inquietante quello che è accaduto – commenta Contini – non abbiamo avuto nessuna minaccia, siamo increduli. Facciamo questo lavoro da anni, e non è mai successo. Ogni ipotesi non deve essere scartata, ma non ci sono state richieste, né riteniamo di avere dei nemici. Certo è abbastanza singolare la contemporaneità. Il Consorzio sta vivendo una fase delicata con una serie di iniziative forse non gradite, ma da qui a compiere un gesto del genere mi sembra esagerato. La magistratura sta vagliando tutte le ipotesi. Se si manifestano questi episodi non si sta più sereni anche nello svolgimento delle attività che, a volte, nell’azienda sono effettuate durante la notte. Ora c’è da avere timore che possa accadere qualcosa. Un sistema di videosorveglianza capillare sull’intero territorio comunale può essere una soluzione contro questi fenomeni».
Angela Sabetta
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