Iniziata la nuova avventura su Marte 

La sonda Nasa è atterrata sul pianeta rosso per studiarne la geologia e il fenomeno dei terremoti

È cominciata lunedì un nuova avventura su Marte e c’è tanta Italia nella tecnologia usata per studiare il pianeta rosso. Il lander Insight della Nasa si prepara a catturare i segreti di Marte esplorandone il cuore, studiandone la geologia e i terremoti. La sonda scaverà fino a 5 metri di profondità, misurerà il flusso di calore e ci dirà perché il pianeta si è raffreddato così in fretta e se le temperature sono alte abbastanza da poter trovare acqua liquida. Al progetto hanno lavorato anche l’Agenzia spaziale italiana (Asi), l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), l’Istituto di astrofisica (Inaf) e Leonardo.
Insight è il quindicesimo veicolo a a toccare il suolo marziano a partire dal 1971, quando sul pianeta rosso si era posato il sovietico Mars 2, distrutto durante la discesa. La sonda collocherà nel suolo marziano un sensore per i movimenti sismici che permetterà di capire meglio come funziona e come è fatto il sottosuolo di Marte. Lo strumento Larri (Laser Retro-Reflector for InSight), è stato sviluppato in Italia per fornire la posizione precisa della sonda. È italiano anche il radiotelescopio che dalla Terra catturerà i segnali dei due cubesat: tutte le informazioni dei due piccoli satelliti arriveranno al Sardinia Radio Telescope. Italiano, infine, il sensore stellare Star Tracker, costruito negli stabilimenti della Leonardo a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, che ha guidato la sonda verso Marte.(e. c.)
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