«Influenza in arrivo Impreparati a gestire la nuova emergenza»

Il primario di Infettivi: «Sedici posti letto sono insufficienti» Il picco della violenta ondata è previsto per fine mese

«Siamo atterriti, perchè non siamo nelle condizioni di poter gestire una eventuale emergenza». Maurizio Mazzeo, primario del reparto Infettivi del “Ruggi” non lascia spazio ai dubbi: i sedici posti letto della divisione sono infatti assolutamente insufficienti ad accogliere le richieste di ricovero che, dalla fine del mese, potrebbero iniziare a fioccare in conseguenza al picco epidemico della nuova ondata influenzale. «Finora il clima è stato mite, ma non sappiamo cosa accadrà nelle prossime settimane».

Secondo l’associazione microbiologi clinici italiani (Amcli) l’influenza è da considerarsi più “aggressiva” di quelle degli ultimi inverni e l’acme del contagio, stando alle le previsioni della Fondazione Veronesi, si registrerà proprio a fine gennaio. «Ho scritto almeno dieci lettere al direttore generale Elvira Lenzi, ma non ho ottenuto alcuna risposta - ruggisce Mazzeo - Evidentemente il manager non lo ritiene un problema».

Influenza a parte, le criticità contraddistinguono anche l’ordinario: «L’altro giorno non abbiamo potuto ricoverare una giovane donna avellinese affetta da meningite perchè siamo al completo, chi si assume la responsabilità di questi trasferimenti che saranno inevitabili?». La divisione di Infettivi del “Ruggi” è una delle più grandi d’Italia insieme a quelle di Bergamo e Cagliari e serve un bacino d’utenza regionale, «perchè in Campania esistiamo solo noi ed il Cotugno di Napoli».

Sedici posti letto, secondo il primario, sono dunque ridicoli, «soprattutto se si considera che, per la tipologia di patologie trattate, lavoriamo sempre in emergenza». In origine i posti letto erano quarantadue. Sono stati decurtati perchè si era reso necessario ristrutturare i locali. «In base alla legge 135 furono stanziati 15 miliardi di lire per Infettivi - racconta il primario - Nove sono stati praticamente buttati per Torre Angellara, i restanti sei dovevano invece essere adoperati per il nostro reparto».

Tra alterne vicende e ben sette progetti per il trasferimento della divisione in un plesso ex novo, uno dei due piani fu interessato dai lavori di restyling: «In quella occasione furono ridotti i posti letto e cedemmo in “prestito” dodici infermieri agli altri reparti che ne erano sguarniti». Infermieri che, alla luce della cronica carenza di organico del “Ruggi”, non sono mai più tornati alla base, «e con loro sono scomparsi anche i posti letto».

Il secondo piano, inoltre, è attualmente fantasma, perchè non sono mai iniziati i lavori previsti e perfino l’ascensore che pochi mesi fa crollò, «è inagibile ed in attesa delle riparazioni, praticamente viviamo in una palude dove non si muove nulla». Mazzeo è furioso: «Ho scritto al manager chiedendo che, nelle more della ristrutturazione, venisse attrezzato nel migliore dei modi il secondo piano per tamponare l’emergenza influenzale. Ma anche in questo caso non ho avuto risposta. Eppure non si tratta di una preoccupazione infondata: l’Organizzazione mondiale della sanità ha finora lanciato ben sette warning per richiamare l’attenzione delle autorità preposte».

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