Influenza A, allarme nei trasporti

Il sindacato chiede un piano di emergenza per evitare di esporre gli operatori al rischio epidemia. La Cgil: «Dotare il personale di guanti e mascherine e aumentare la pulizia»

• Influenza A: cresce l'allarme e si allarga il fronte di chi invoca prevenzione prima che il previsto picco di malattia colpisca l'Italia. La Filt Cgil salernitana ha presentato in merito una proposta per il settore trasporti, tra i più a rischio in caso di epidemia. Obiettivo: salvaguardare il personale per tutelare i cittadini.

• Un "piano di emergenza sanitaria", insomma, per il personale dei trasporti pubblici. Un'operazione sulla falsariga di programmazioni giá avviate dalle aziende di mobilitá di Milano e Roma. E' questa la proposta della Filt Cgil di Salerno, segretario Vito Luciano, che chiede misure rapide per la salute del personale al fine di non cadere nell'emergenza, casomai vi fosse. «Per affrontare l'influenza A - spiega Luciano - è opportuno elaborare un piano di prevenzione sanitaria, vaccinando gratuitamente tutti gli agenti che operano a stretto contatto con il pubblico: autisti, polizia amministrativa, capitreno, addetti alla biglietteria, tassisti, ausiliari del traffico e addetti alle pulizie delle stazioni». L'iniziativa proposta va comunque concordata con gli assessorati provinciali alle politiche sociali, sanitá e trasporti e con le direzioni di Cstp, Sita, Anav e Fittel. Si potrebbero dotare gli operatori di guanti e mascherine, nella ordinaria prevenzione senza creare timori per l'utenza. Ma anche l'occasione per aumentare la pulizia sia delle stazioni che dei capilinea dall'incuria del tempo. E se possibile creare quella che potrebbe essere un'unitá di crisi pronta ad affrontare i vari aspetti della situazione.

• «La nostra proposta - spiega Luciano - guarda alla tutela sia del personale interno che della collettivitá, nel pieno spirito del nostro che è un servizio pubblico essenziale». La gente non deve sicuramente avere paura di usufruire del servizio di trasporti e bisogna realizzare controlli sanitari specifici: a volte le persone tendono a sottovalutare i sintomi di una febbre. «Oltre alla questione interna - conclude il segretario della Filt Cgil - bisogna prepararsi anche per un'eventuale assenza da epidemia. Vi sono delle graduatorie di personale che lavora a tempo determinato. Si potrebbe allertare gli idonei casomai servissero urgentemente dei sostituti. Non si può rischiare di arrivare al collasso dei trasporti sia in cittá che in provincia. Si metterebbe in ginocchio l'intero settore della mobilitá».