Infermiere denuncia: «Manca l’ossigeno»

Lo sfogo inviato al Nursid per evidenziare le carenze d’organico e strutturali della Chirurgia d’urgenza

Denuncia le condizioni scadenti in cui versa la chirurgia d’urgenza del Ruggi (e tutto l’ospedale).

L’atto d’accusa e il grido d’aiuto provengono da un infermiere del nosocomio salernitano, che ha inviato il suo sfogo alla segreteria del Nursid, il sindacato delle professioni infermieristiche. E il segretario provinciale del sindacato, Pasquale Picariello, ha voluto rendere pubblica la notizia. «È lo sfogo di un collega - evidenzia il sindacalista - che ci lascia in bocca un sapore amaro e ci sprona a fare di più, nonostante tutti gli ostacoli, dallo sviluppo professionale evidenziati alle carenze strutturali, siano stati più volte segnalati dalla nostra organizzazione sindacale». L’infermiere che si firma come Armando, evidenzia una serie di carenze, a partire dalla mancanza «di postazioni di ossigenoterapia».

E, inoltre, il «sovrannumero di letti aggiunti, la carenza di bagni, anche per i diversamente abili, che rendono il reparto ingestibile per i pochi infermieri impiegati». «Siamo stanchi - aggiunge - di segnalare continuamente ai medici e al primario, le condizioni precarie in cui lavoriamo». L’infermiere rimarca come ormai la categoria sia costretta a barcamenarsi tra «un cambio pannolone e un’infusione di una sacca di sangue, tra l’esecuzione delle terapie e il trasporto dei pazienti».

«E oramai - spiega - non sappiamo più quale sia il nostro ruolo». Una condizione insopportabile, a detta di Armando, che si erge a difensore di tutta la categoria: «Siamo infermieri professionali - conclude - e non tuttofare».

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