Infarto fatale a Schettino Era il vescovo dei migranti

Per dieci anni guidò la diocesi di Teggiano Policastro: il cordoglio delle istituzioni Camera ardente nel duomo di Capua. Domani funerali solenni col cardinale Sepe

CAPUA. Monsignor Bruno Schettino, per 10 anni vescovo della diocesi di Teggiano - Policastro e dal 1997 arcivescovo di Capua è deceduto la notte scorsa all'età di 71 anni stroncato da un infarto. L’arresto cardiocircolatorio ha colto monsignor Schettino a Capua, sede arcivescovile cui era stato assegnato il 29 aprile 1997. I funerali si svolgeranno domani, alle 16,30 nella Duomo di Capua. Il rito funebre sarà presieduto dal cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe. A scoprire il corpo senza vita del vescovo è stata una suora addetta agli appartamenti vescovili. Non udendo alcun rumore proveniente dalla stanza, ha bussato alla porta e, non ricevendo alcuna risposta ha dato l'allarme. Il vescovo è stato rinvenuto riverso su un fianco, privo di vita. L'infarto lo aveva colpito nel sonno. Immediatamente è stato allertato il 118. I sanitari, giunti sul posto con un autoambulanza, non hanno potuto far altro che costatarne il decesso. Nella cattedrale è stata allestita la camera ardente, aperta al pubblico in mattinata. L'area compresa tra via Duomo e il palazzo Arcivescovile è stata interdetta al traffico per consentire ai fedeli un facile accesso nella Chiesa.

La notizia ha scosso tutta la diocesi di Teggiano - Policastro dove è stato molto benvoluto nel corso dei dieci anni durante i quali ha guidato la diocesi. Monsignor Schettino era anche presidente della Commissione Episcopale per le migrazioni e membro della Conferenza Episcopale Campana. «La sua morte è una grave perdita», commenta monsignor Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes: «Oltre alla sua cordialità e amabilità, ci mancherà la sua passione pastorale per i migranti, il suo impegno quotidiano per far emergere dall'illegalità persone e lavoratori migranti, il suo impegno per la giustizia e per la pace sociale, contro ogni discriminazione e conflittualità». «Come Migrantes - conclude Perego - non mancheremo di conservare e alimentare la sua passione e il suo impegno pastorale per i migranti, sapendo di poter contare sempre sul suo sguardo paterno».

Monsignor Schettino è stato un vescovo “innovatore” nell’ambito della diocesi che raggruppa i comuni del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro. Tra l'altro è stato il primo vescovo della diocesi di Teggiano – Policastro, la cui nuova denominazione è arrivata successivamente alla morte del suo predecessore, monsignor Umberto Altomare. Schettino è stato sempre molto legato al Diano e quando gli impegni glielo consentivano tornava spesso a trovare i tanti amici che gli sono stati vicini nei suoi dieci anni vissuti a Teggiano. «Sono addolorato - dice il sindaco di Teggiano, Michele Di Candia - perchè abbiamo perso un grande uomo, una persona che ha dato tanto alla nostra comunità». L'arcivescovo di Capua sarebbe dovuto venire a Sala Consilina il prossimo 11 novembre su invito di don Antonio Cantelmi per prendere parti ai festeggiamenti per i 20 anni della chiesa di San Rocco. Fu infatti proprio Schettino, l'11 novembre del 1992, ad inaugurarla. In tanti domani si recheranno a Capua per dare l'ultimo saluto ad uno dei vescovi più amati nella storia della diocesi.

Erminio Cioffi

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