il racconto 

«Inevitabile fare causa al Comune» 

Tiziana è inciampata in una buca e dovrà fermarsi per due mesi

Inciampa in un marciapiede sconnesso procurandosi una frattura al piede e il tutto passa inosservato, mentre le abitudini di una vita vengono stravolte da un giorno all’altro. È da martedì 19 settembre che Tiziana Mancini, 41 anni, residente a Battipaglia, è costretta a usare due stampelle per muoversi, dopo essersi procurata una frattura al quinto metatarso del piede che l’ha costretta a un gesso alla gamba sinistra che non potrà rimuovere prima dei prossimi 30 giorni. Una situazione evitabile, dato che Tiziana ha subìto il danno fisico e morale inciampando in un vuoto lasciato dalle mattonelle mancanti in via Dante Alighieri.
«Inizialmente il piede mi faceva solo male, poi ha iniziato a gonfiarsi e a diventare scuro – racconta la signora Tiziana – così abbiamo deciso di andare in ospedale per una radiografia. Mi hanno diagnosticato la frattura al quinto metatarso del piede e venerdì 22 mi hanno ingessato. Una convalescenza di 30 giorni, più tutta la fisioterapia da fare dopo aver tolto il gesso».
Ora Tiziana si trova a dover chiedere aiuto ai parenti e agli amici per portare i suoi piccoli alla scuola elementare, fare la spesa, svolgere le faccende di casa: «I primi giorni sono stati tragici, ti senti cadere il mondo addosso non essendo più autosufficiente». Suo marito lavora e, anche lui, in questa situazione è costretto a fare gli straordinari: «Sono andato al Comune – racconta il signor Pasquale – ma purtroppo non c’è stato un riscontro positivo e la disponibilità da parte loro a capire la situazione».
Da qui la decisione di una famiglia che si sente abbandonata, di procedere per vie legali e fare causa all’Ente: «Sono indignata per tutto questo, i danni morali che ho subìto sono incalcolabili. La nostra famiglia per i prossimi mesi vivrà disagi costanti – racconta costernata la signora –. Mi sono informata e, in passato, per casi simili successi quasi nello stesso punto c’è stato un risarcimento da parte dell’Ente. Spero proprio che il Comune si prenda le proprie responsabilità».
Pian piano Tiziana e la sua famiglia si vedono costretti ad abituarsi ai nuovi ritmi per fronteggiare le difficoltà di tutti i giorni e, aspettando l’esito della causa, ci pensano i piccoli di casa a tener su il morale della loro mamma colorando il suo gesso e regalando quella sana allegria che solo i bambini possono dare.
Filippo Folliero
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