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Industriale sotto usura Nei guai i vertici del Mps

SCAFATI. Una serie di conti che dovevano essere indisponibili, utilizzati solo per fare singole operazioni finanziarie, sarebbero stati utilizzati dal Monte Paschi di Siena per innalzare oltre la...

SCAFATI. Una serie di conti che dovevano essere indisponibili, utilizzati solo per fare singole operazioni finanziarie, sarebbero stati utilizzati dal Monte Paschi di Siena per innalzare oltre la soglia consentita gli interessi passivi della Prodotti conservati di Attianese Pasquale spa, la società che ha denunciato fenomeni di usura da parte dell’istituto di credito.

È questo il succo di una consulenza depositata dall’avvocato dell’imprenditore Pasquale Attianese e affidata al commercialista Amedeo Sacrestano. Quella perizia è alla base delle indagini del pm Cacciapuoti che ha affiancato alla consulenza del denunciante quella di un proprio perito, Daniele Meriani. Un lavoro congiunto che ha portato alle medesime conclusioni: i direttori della filiale Mps di Scafati e i vertici senesi dell’istituto sono accusati di usura bancaria. Secondo il perito di parte, l’unico conto movimentato dal correntista per conto della Attianese spa, era quello principale e sugli altri non dovevano essere applicati i tassi di interesse sulle singole transazioni. Invece dal 1998 al 2010, anno in cui il rapporto della Attianese con il Monte Paschi di Siena, si è chiuso l’azienda avrebbe pagato tassi di interesse superiori a quello soglia e fino al 25%, sui singoli trimestri. L’imprenditore ha anche avviato un procedimento per anatocismo bancario, cioè la somma di interessi su interessi.

«L’indagine nasce da un’azione congiunta tra la difesa e la Procura – ha detto l’avvocato Giovanni Annunziata, che assiste l’imprenditore - con un importantissimo contributo da parte del nostro consulente Sacrestano, che ha individuato qual è stato il rapporto tra il cliente e la banca. Oltre alla denuncia e al difficile accertamento dell’ipotesi di usura paventato c’è stata un’intensa attività difensiva, riscontrata dalla stessa consulenza della Procura. La forza di questo processo nasce dall’attività della persona offesa. L’analisi del consulente ha evidenziato che c’è un superamento del tasso soglia da parte dell’istituto di credito che va aldilà dell’anatocismo bancario».

La denuncia di Attianese, imprenditore che in 12 anni ha movimentato milioni di euro per conto della sua azienda, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di dieci dirigenti del Monte Paschi, difesi dagli avvocati Antonio Sarno e Anna Manzo. Nei guai con l’accusa di usura sono finiti: Pier Luigi Fabrizi, 67 anni, di Siena, presidente del cda del Monte Paschi di Siena dal 1998 al 2006; Paolo Giannini, 66 anni di Siena e Raffaele Giovanni Rizzi, 48 anni di Milano, responsabili del Servizio legale e compliance di Mps; Leandro Polidori, 61 anni, di Perugia responsabile del servizio legale dell’istituto fino al 2008. I responsabili della filiale Mps con sede a Scafati a partire dal 1998: Gian Paolo Fusco, 62 anni di Salerno; Alfonso Carbone, 71 anni, di S. Valentino; Pier Lorenzo Vivarelli, 65 anni di Grosseto; Antonio Fiore, 55 anni di Monte San Giacomo; Vincenzo Di Nocera, 48 anni di Napoli; Raffaele Matafora, 51 anni di San Giorgio a Cremano. In tutto, Attianese avrebbe pagato interessi per 373796 euro non dovuti.

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