Industria metalmeccanica in crisi In calo produzione e ordinativi

Segno meno anche per il fatturato delle aziende, negativa la dinamica occupazionale L’unico dato positivo nel Salernitano riguarda l’export. Confindustria chiede interventi strutturali

Sulla scia di quanto accade in tutta Italia, anche in provincia di Salerno l’industria metalmeccanica, secondo i dati diffusi nelle ultime ore da Federmeccanica, continua ad attraversare un periodo di gravissima crisi. Previsioni ancora negative, secondo le stime effettuate dall’associazione di categoria che monitora costantemente l’industria metalmeccanica salernitana, per la quale si rendono necessari, come evidenziato da Confindustria Salerno, “interventi strutturali per arginare la crisi produttiva del metalmeccanico nella nostra provincia”.

Secondo i dati diffusi nelle scorse settimane dal circuito Unioncamere, la produzione delle imprese metalmeccaniche salernitane registra una perdita del -2,3%; ancora più grave invece il calo del fatturato, pari quasi al -3%, così come accade per gli ordinativi, che risentono di un’analoga perdita di punti percentuali. Come spesso accade in molti comparti del manifatturiero, l’unico dato positivo, riguarda l’export che si attesta a un +2%, cercando di bilanciare i cali che invece si registrano nell’economia interna.

«La caduta della produzione – ha commentato Gian Filippo Bottone, presidente del Gruppo Metalmeccanico di Confindustria Salerno – dura da così tanto tempo ed è stata così profonda che certo non può essere confusa con una negativa ma passeggera fase congiunturale». Inutile, dunque, sperare nella contingenza. «Come ormai evidente a tutti, siamo in presenza di un ridimensionamento strutturale dell’industria metalmeccanica salernitana. Sui risultati del nostro settore – ha aggiunto Bottone – ha pesato la stagnazione della domanda per beni di consumo e l’ulteriore diminuzione di quella per i beni d’investimento. La fase recessiva del settore metalmeccanico, in presenza di un portafoglio ordini in significativo ridimensionamento proseguirà almeno fino alla fine del 2014 e vengono confermate le negative dinamiche occupazionali».

Il presidente Bottone ha rimarcato l’importanza del settore metalmeccanico in provincia di Salerno, sulla scia di quanto sottolineato anche dal presidente di Confindustria Salerno, Mauro Maccauro nel corso dell’assemblea pubblica dello scorso 25 novembre quando anche il numero uno degli industriali, Giorgio Squinzi, tenne a precisare la centralità del settore e soprattutto il grande appeal che sta dimostrando di avere sui mercati esteri grazie ai dati relativi alle esportazioni. «L’industria metalmeccanica – ha infatti sottolineato Bottone – rappresenta la spina dorsale del settore manifatturiero salernitano e italiano. È necessario, dunque, lavorare su due fattori di rilancio: la domanda interna, che non va ulteriormente depressa e anzi va risollevata con maggiori investimenti e un mercato del lavoro efficiente ed inclusivo in un sistema che stimoli la partecipazione e la produttività».

Pur riconoscendo, grazie ai recenti interventi governativi, che alcuni passi in avanti sono stati fatti, Bottone rileva che ancora molto c’è da fare. Secondo gli ultimi dati diffusi infatti, dal 2007, la metalmeccanica ha visto svanire il 30% della produzione industriale ed il 25% della capacità produttiva. «Non possiamo ritenere esauriti gli interventi – conclude Bottone – Dobbiamo continuare nella direzione intrapresa, con coraggio, determinazione e senza esitazioni».

Carmen Incisivo

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