Indice di produttività Openpolis boccia i nostri parlamentari

Solo l’ex presidente della Provincia tra i primi 25 in Italia Il più presente Iannuzzi precipita al 212esimo posto

SALERNO. Fine anno si avvicina ed è tampo di Bilanci. A farlo in parlamento ci pensa Openpolis che ha sfornato il dossier sulla produttività di deputati e senatori e, colpo di scena, «appena il 5% riesce ad avere un’influenza sui lavori dell’aula». Tra i parlamentari salernitani al primo posto c’è Edmondo Cirielli (FdI) – 21esimo nella classifica nazionale – mentre ultimo è Antonio Cuomo (Pd), entrato però già a legislatura avviata e dunque con una marcia in meno rispetto a chi è stato eletto nel 2013. Per questo, tra i salernitani, è Michele Ragosta (Pd) a chiudere la classifica alla Camera.

Al Senato il più produttivo tra i salernitani è Andrea Cioffi (M5S) – 86esimo nella classifica nazionale – mentre Enzo Fasano (Fi) chiude la classifica – 291esimo nella classifica nazionale –. Sono in tutto 950, ma solo una manciata riesce a essere determinante. Nell’indice di produttività la stragrande maggioranza degli eletti ottiene un punteggio basso, raggiungibile anche solo con le presenze.

Nell’analizzare l’attività del parlamento italiano sono molte le considerazioni da fare. La prima è che la produttività non è distribuita in maniera uniforme.

Dei 950 parlamentari in carica, la stragrande maggioranza svolge un ruolo minimo nella produzione legislativa delle due camere. Solo pochi eletti risultano produttivi, almeno per quello che è tracciabile dall’esterno. Anche il deputato Tino Iannuzzi, tra i più presenti in aula, è 212esimo nella classifica nazionale. Sono diversi gli elementi che contribuiscono a formare il punteggio finale. Deputati e senatori sono stati divisi in fasce di produttività, in modo da rendere evidente il peso di ciascuno di questi elementi. Alcuni, come le presenze, bastano per ottenere solo posizioni basse, fino a 200 punti. Altri elementi, come la relazione su atti di media importanza, possono portare fino alle fasce intermedie di punteggio.

Mentre nelle fasce più alte si trovano i parlamentari che hanno presentato disegni di legge poi approvati in via definitiva, o i relatori di atti chiave. Oltre il 70% dei deputati e senatori ha meno di 200 punti, soglia raggiungibile anche solo con le presenze. E circa il 35% dei parlamentari ha totalizzato persino meno di 100 punti (alla Camera, Sabrina Capozzolo del Pd e Gugliemo Vaccaro gruppo Misto. Al Senato, Angelica Saggese del Pd e Eva Longo di Ala). È quindi evidente che nelle fasce di punteggio alto ci sono pochissimi eletti. Poco più del 5% dell’aula infatti rientra nei 3 intervalli più alti, e riesce ad avere un’influenza sulla produzione legislativa. Tra le curiosità, in Campania subito dietro Cirielli c’è Arturo Scotto (Sel–Si) – 33esimo nella classifica nazionale –. L’attivissimo Luigi Di Maio (M5s) in Campania è 14esimo, in classifica nazionale invece è 142esimo. Tra i pentastellati salernitani la Giordano è 11esima (187 in nazionale) Pisano 27esimo (369esimo in nazionale).

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