Indennità non pagate I caposala in agitazione

All’ospedale di Nocera Inferiore domani si rischiano disagi e disservizi In discussione una “disparità” di trattamento economico tra le varie Asl

NOCERA INFERIORE. Rischia di essere un lunedì difficile e all’insegna di probabili disservizi quello che si vivrà domani negli ospedali “Umberto I” di Nocera Inferiore e “Andrea Tortora” di Pagani.

I coordinatori infermieristici hanno proclamato lo stato di agitazione. A firmare la richiesta sono stati in particolare i caposala in servizio in viale San Francesco.

Il rallentamento delle attività rischia di paralizzare i reparti. Tra le due strutture saranno in trenta ad incrociare le braccia: dalle sale operatorie ai laboratori, passando per le divisioni sanitarie.

A scatenare la protesta è la mancata erogazione della posizione variabile dello stipendio, argomento da tempo sul tavolo della contrattazione sindacale.

Una protesta spontanea per chiedere al direttore generale Antonio Squillante il perché in una zona dell’Asl l’indennità viene riconosciuta e in un’altra no.

Una disparità di trattamento ereditata dalla diversa gestione delle tre ex Asl. Dopo l’accorpamento, insomma, non si è provveduto ad unificare i trattamenti economici del personale.

Ai caposala dell’ex Salerno 3, infatti, l’indennità viene riconosciuta, mentre nell’ex Salerno 1 no.

I coordinatori fanno notare che, rispetto al passato, oggi un caposala in servizio a Nocera potrebbe benissimo essere trasferito a Sapri o viceversa. In tal caso però si rischia una disparità.

Per far sentire la loro voce, i coordinatori infermieristici hanno intenzione di occupare la direzione sanitaria di presidio, chiedendo al direttore Maurizio D’Ambrosio di fare da tramite con la direzione strategica aziendale.

Dalle sue parole dipenderà la durata dell’agitazione. Il vertice ospedaliero li ha però diffidati dal creare ripercussioni sul servizio. «Pur comprendendo le istanze, non bisogna creare disservizi alla struttura e disagi ai pazienti. Ognuno risponderà delle proprie responsabilità», si legge in una nota interna firmata dal direttore sanitario D’Ambrosio e da quello amministrativo Luciana Mazziotti.

Il faccia a faccia però sembra inevitabile, stando alle voci che circolano tra i responsabili infermieristici dei reparti. I caposala, tra l’altro, si occupano della gestione del turno, delle richieste di esami e dell’organizzazione della farmacia.

Una corsia senza coordinamento potrebbe ingolfarsi nel giro di pochi minuti, considerato pure il numero di utenti che normalmente afferisce specialmente all’ospedale “Umberto I”.

Una situazione, dunque, esplosiva che si somma alle altre criticità che già interessano la struttura sanitaria nocerina. La diffida della direzione di presidio dovrebbe far sperare in una protesta calmierata, ma nulla è certo.

È opportuno, quindi, che gli utenti diretti domani in viale San Francesco si armino di santa pazienza per affrontare un lunedì che si preannuncia davvero nero.

Purtroppo la situazione necessita, per evitare problemi in seguito, di essere risolta in tempi brevi. Ne va della funzionalità del servizio offerto all’utenza.

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