Indennità arretrate, ingiunzione di Aliberti 

Il Tribunale dà ragione all’ex sindaco che chiede 20mila euro, ma la Commissione è pronta ad impugnare il provvedimento

Indennità di sindaco mai ricevuta, il Tribunale di Nocera Inferiore dà ragione all’ex primo cittadino Pasquale Aliberti e notifica un decreto ingiuntivo alla Commissione straordinaria del Comune di Scafati. Il giudice Gustavo Danise, il 20 aprile scorso, ha accolto la tesi del legale del politico di Forza Italia, Ippolito Matrone, che da mesi porta avanti la battaglia per vedere riconosciuti al suo assistito la liquidazione di 19.522,05 euro. Per questo motivo, dunque, è scattata l’ingiunzione per l’Ente guidato dalla Commissione straordinaria presieduta dal prefetto Giorgio Manari, condannata anche a pagare le spese legali di 540 euro per il contenzioso legale, oltre l’Iva e altri oneri.
L’ex sindaco, infatti, non ha ricevuto ancora il pagamento dell’indennità degli ultimi 11 mesi da primo cittadino e della buonuscita di fine mandato. Aliberti aveva chiesto conto sulla questione già un anno fa, prima che gli sviluppi dell’inchiesta “Sarastra” lo portassero in carcere e successivamente ai domiciliari a Roccaraso. «Dal 2008 al dicembre 2016 ho svolto la carica di sindaco senza mai preoccuparmi di sollecitare o verificare se il Comune di Scafati e il ragioniere capo avessero mai provveduto a pagarmi le indennità di carica. È un indirizzo di questa Commissione straordinaria bloccarmi i pagamenti? Le indennità di carica relative agli amministratori e ai commissari, comprensivi anche di spese di rappresentanza, seguono lo stesso ordine cronologico? Prima della liquidazione degli amministratori si è provveduto a verificare eventuali debiti tributari in capo ad essi, compreso il mio, tali da impedire il pagamento?», aveva domandato l’ex primo cittadino attraverso un post su Facebook.
Così è scattato l’ultimatum, con il legale Matrone che ha presentato ingiunzione di pagamento e ha visto riconosciute le proprie ragioni. Tuttavia, a nove giorni dalla scadenza dei termini per presentare ricorso contro la decisione del giudice del Tribunale nocerino, l’ufficio legale del Comune di Scafati, su impulso del prefetto Manari, ha deciso di impugnare il decreto ingiuntivo e vedere riconosciute le proprie ragioni. La difesa dell’Ente, quasi sicuramente, verterà sulla delicata condizione finanziaria delle casse comunali, con l’obiettivo della Commissione di sistemare prima le situazioni di priorità assoluta e successivamente quelle secondarie, come viene ritenuta la vicenda legata alla liquidazione dell’indennità all’ex primo cittadino.
Aliberti aveva iniziato la sua battaglia un anno fa con gli ex consiglieri Nicola Acanfora e Diego Chirico, anche loro in credito con l’Ente. Subito dopo la messa in mora, all’ex primo cittadino vennero liquidate alcune somme, facendo rimanere in pendenza la cifra di 19mila euro circa. Ora, però, l’ultima decisione spetta al Tribunale di Nocera Inferiore.
Domenico Gramazio
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