in via Baratta

Indagini per una bomba lasciata sul tavolino di un bar

I carabinieri indagano in tutte le direzioni dopo il ritrovamento di una bomba, ieri mattina, su un tavolino del bar “Coffee Café” in via Silvio Barattta. L’ordigno, risalente al periodo della...

I carabinieri indagano in tutte le direzioni dopo il ritrovamento di una bomba, ieri mattina, su un tavolino del bar “Coffee Café” in via Silvio Barattta. L’ordigno, risalente al periodo della seconda guerra mondiale, non avrebbe potuto causare danni, ma accanto all’ipotesi di una mera dimenticanza di un collezionista gli inquirenti non escludono quella di un messaggio intimidatorio, sebbene inusuale.

La bomba, un modello Mk2 del tipo “ananas”, è stata notata intorno alle 10 dal padre della titolare del bar. Era in una busta di plastica, che un avventore aveva lasciato su un tavolo. Nella confusione mattutina nessuno si è accorto di quell’uomo che stava andando via abbandonando la busta, e finché l’involucro non è stato notato è entrata nell’esercizio un’altra decina di clienti. Poi, quando la bomba è stata scoperta, è scattato l’allarme e sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia, diretti dal maggiore Gennaro Iervolino, e quelli del nucleo artificieri. Per venti minuti il locale è stato isolato: prima sono fatti uscire personale e clienti, poi l’intera area è stata transennata e interdetta al traffico. Quindi l’ordigno, un modello utilizzato dai marines e fuori produzione dal 1960, è stato rimosso dagli artificieri. La bomba a mano era integra e ancora munita di linguetta, non sarebbe potuta esplodere e potrebbe essere stata dimenticata da un collezionista. Ma le indagini proseguono, anche con l’acquisizione di filmati delle videocamere per risalire a chi ha lasciato il pacco. ©RIPRODUZIONE RISERVATA