Indagato il medico del pronto soccorso

Nocera Inferiore, l’ipotesi di reato è omicidio colposo. Oggi forse conferito l’incarico per l’autopsia

NOCERA INFERIORE. C’è un indagato nell’inchiesta per il decesso all’ospedale di Nocera della trentottenne Romina Tieso. In attesa della fissazione dell’esame autoptico, col conferimento incarico previsto in giornata, l’iscrizione nel registro degli indagati riguarda il medico di guardia dell’ospedale.

La donna nata a Cosenza e residente ad Angri era arrivata al pronto soccorso domenica mattina con perdite di sangue dalle urine e dalla bocca, col ricovero immediato e l’aggravarsi delle sue condizioni nelle ore del pomeriggio, fino al decesso intorno alle diciassette. Mentre gli inquirenti continuano a raccogliere elementi utili a ricostruire tutto l’iter ospedaliero della donna, con gli uomini della polizia di stato coordinati dal sostituto procuratore Roberto Lenza, le risposte ufficiali sono lasciate all’esame tecnico del medico legale.

Dall’ora della morte il consulente incaricato dovrà individuare i passaggi e le cause della morte attraverso l’autopsia. Stando ai primi elementi raccolti dagli agenti del commissariato, che conducono le indagini, la donna presentava carenza di piastrine nel sangue, con una improvvisa riduzione dei valori presenti a innescare le emorragie destinate a stroncarla. Decisive saranno anche le ricostruzioni sulle sue condizioni all’arrivo in ospedale, col quadro clinico degenerato nelle ore successive fino al decesso. I parenti della ragazza dopo la morte avevano sfogato la loro rabbia fino a richiamare l’intervento delle forze dell’ordine nei locali dell’ospedale, prima di attivarsi per la presentazione di una denuncia.

La procura di Nocera ha acquisito la cartella clinica della donna, in attesa delle verità sulle cause della morte. Dalla serata di domenica gli uomini della polizia hanno ascoltato testimoni, parenti e medici per rimettere insieme i pezzi di una vicenda drammatica. La patologia della giovane donna rientrava nelle malattie delle piastrine, collegate ad emorragie di varia gravità. Presentava perdite nelle urine e dalla bocca, con un quadro generale culminato nel decesso.

La famiglia della donna, sconvolta da quanto accaduto, aveva reagito con sgomento all’epilogo, richiedendo a gran voce il referto e i documenti del ricovero, presi dal dramma. Dopo l’arrivo di una pattuglia a calmare gli animi, erano arrivati anche i carabinieri, con le acquisizioni documentali e l’apertura d’ufficio di una indagine della procura sull’accaduto. Il medico di guardia del pronto soccorso è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo.

(a. t. g.)

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