Incrementati i servizi all’ospedale “Fucito”

I sindacati soddisfatti dalla mediazione svolta finora dal sindaco di Mercato San Severino

MERCATO SAN SEVERINO. In attesa dell’esecuzione del protocollo d’intesa per ampliare il numero di posti letto, si incrementano i servizi dell’ospedale “Fucito”. Il processo di integrazione di questo presidio ospedaliero con l’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” ha sinora consentito un’implementazione dei servizi per rendere ancora più efficienti gli interventi sanitari.

A segnalarlo i sindacati di categoria che operano nella struttura ospedaliera, che hanno espresso soddisfazione per il lavoro di intermediazione sinora messo in atto dal sindaco di Mercato San Severino, Giovanni Romano. Il quale, in un suo intervento ha sottolineato che «il piano di riordino tiene conto delle esigenze dell’università per quanto concerne le attività didattiche e la ricerca scientifica ed è finalizzato a stabilire un’integrazione con le attività prettamente assistenziali ed organizzative dell’Azienda ospedaliera».

In particolare, l’ospedale “Fucito”, seguendo questo percorso di riordino aziendale, è riuscito ad ottenere una nuova ambulanza di tipo A, dotata di tutte le strumentazioni di bordo per il soccorso; una pianificazione informatica di tutto il presidio, che consente un collegamento alla rete interna tra i coordinatori dei vari reparti per velocizzare le pratiche e gestire in modo più diretto il personale sanitario e le risorse umane; e ancora la costituzione del centro di raccolta sangue che rientra nel cosiddetto “Progetto Sangue” del “Ruggi d’Aragona”; e per finire la digitalizzazione delle attività nel reparto di radiologia per ottenere un considerevole risparmio energetico e di altre risorse economizzando l’operato degli addetti ai lavori.

Le parti sociali, in rappresentanza delle proprie categorie di appartenenza, esprimono un monito alle forze politiche, incitandole a spingere verso la stessa direzione che sino ad oggi ha portato questi risultati positivi a favore di un presidio ospedaliero che accoglie un bacino di utenza molto vasto, che comprende anche l’università di Salerno, formata da un elevato numero di studenti e personale tecnico amministrativo. Il decreto regionale di approvazione del protocollo di intesa tra la Regione e l’università, che assegna un totale di circa 149 posti letto al “Fucito”, potrebbe salvaguardare anche il reparto di ortopedia, attualmente in stand-by. L’assegnazione di circa 20 posti letto in più, infatti, permetterebbe la riattivazione dei servizi di ortopedia.

Mario Rinaldi

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