crisi treofan

Incontro per salvare ventuno posti di lavoro

Lunedì vertice tra l’azienda italo-tedesca, i sindacati e una rappresentanza di operai

Corsa contro il tempo per salvare ventuno posti di lavoro presso lo stabilimento battipagliese della Treofan Italy spa, azienda a capitale italo-tedesco che ha annunciato gli esuberi e la chiusura di una delle due linee di produzione. Lunedì prossimo, presso Confindustria Salerno si terrà un vertice tra l’azienda, i sindacati ed una rappresentanza dei lavoratori. Sarà affrontato, a livello locale, l’argomento aperto il 25 giugno a Roma, quando la Treofan aveva annunciato la volontà di licenziare ventuno dipendenti.

Alla base della crisi ci sarebbe un problema di liquidità, dovuto ad un ingente debito – si parla di circa 70 milioni di euro – che l’azienda avrebbe contratto con un pool di banche. Dopo una trattativa tra la proprietà e gli istituti di credito, la Treofan avrebbe ottenuto una proroga per la restituzione dei fondi fino a settembre. In cambio, per una sorta di dimostrazione della volontà di rientrare della situazione debitoria, gli esuberi.

Chiaramente sindacati e dipendenti faranno la loro parte per evitare in extremis il taglio del personale, evidenziando che si tratterebbe di un licenziamento di ventuno lavoratori su un totale di 75 assunti (più 15 interinali) presso l’azienda. Gli stessi hanno anche preparato una lettera con i punti salienti che caratterizzano uno stabilimento che, numeri alla mano, è uno dei fiori all’occhiello della multinazionale italo-tedesca. A partire dalla sicurezza, dove lo stabilimento, nell’ambito del gruppo, detiene in Europa il record di giorni senza infortunati da circa tre anni e mezzo, mostrando un indice di alta professionalità. Per quanto concerne la qualità – secondo punto della lettera – la percentuale di resa sui prodotti estrusi è la più alta del gruppo in Europa.

A Battipaglia è installata dal 1996 la linea di filmatura denominata “B2”, con una capacità produttiva che è la più alta del gruppo Treofan in Europa. La percentuale di resa dello stabilimento di Battipaglia è del 94%, presso l’altra fabbrica italiana dello stesso gruppo a Terni del 74%, in Germania del 60%. Significa che su cento chili di prodotto estruso, a Battipaglia ben 94 sono di prima scelta. Al terzo punto le ore di lavoro. In proporzione, lo stabilimento di Battipaglia è il sito del gruppo a più alta percentuale di ore lavorate. Si opera a ciclo continuo sette giorni su sette e non c’è sosta lavorativa nemmeno dei giorni ad alta festività. Nel corso dell’anno non si lavora solo per quattro o cinque giorni a causa di manutenzione agli impianti.

Francesco Piccolo

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