Incompatibiltà del sindaco Veleni e accuse a Novi Velia

L’opposizione si autosospende: «Comportamenti puerili per mantenere la poltrona» Ricchiuti: «Ho rispettato la legge, cittadini orgogliosi del mio incarico in Regione»

NOVI VELIA. La minoranza consiliare di Novi Velia si autosospende «fino a quando non sarà cessata la situazione di grave illegalità ed illegittimità in cui il Comune è stato fatto vergognosamente precipitare» con «particolare riferimento alla questione dell’incompatibilità sopravvenuta in cui versa il sindaco».

Nel mirino dei consiglieri Adriano De Vita, Giuseppina Speranza e Michele Guida il sindaco Maria Ricchiuti, attualmente primo cittadino e consigliere regionale. Nonostante la questione dell’incompatibilità – spiegano i consiglieri - sia stata formalmente sollevata fin dal 21 luglio scorso, sindaco, e vicesindaco, «con la colpevole inerzia della segretaria comunale», avrebbero posto in essere «comportamenti puerili, di disprezzo delle istituzioni, violativi della legge e perciò illeciti ed illegittimi, finalizzati unicamente ad occupare illegittimamente la carica di sindaco». Il sindaco e il suo vice secondo la minoranza «giocano a nascondino, ritardano al massimo la firma degli atti», con il sindaco che «addirittura rifiuta la notifica di atti del proprio comune (…) commettendo, insieme al suo vice ed alla segretaria comunale una serie di reati che vanno dall’abuso d’ufficio all’omissione di atti d’ufficio». Sarebbe in atto quindi una «vergognosa sceneggiata» e «tutto questo, nonostante il sindaco e la maggioranza dispongano dei numeri per votare contro la proposta d’incompatibilità».

«È evidente – sottolineano - che la maggioranza non ha il coraggio di votare contro, al fine di non esporsi fino alla commissione di reati». Allora «si cerca di prendere tempo, mediante furberie ed espedienti ».

«Il mio comportamento – replica la Ricchiuti - è conforme alla legge e non sto adottando nessuna condotta ai limiti della legalità. Piuttosto sono i consiglieri di minoranza che, compulsando gli uffici comunali con tanto di minacce ai dipendenti, hanno cercato di farmi notificare la delibera relativa alla mia presunta incompatibilità in anticipo. Io a quel punto l’ho rifiutata attenendomi ai tempi dettati dalla legge». «È grave – precisa - che nella nota paventano dei reati: sarà mia cura procedere per salvaguardare la mia reputazione. Io sono tranquilla». L’iter va comunque avanti: «La delibera – dice - mi verrà notificata tra oggi e domani, poi ho 10 giorni di tempo per le mie memorie, quindi nei 10 giorni successivi al deposito delle stesse dovrà essere celebrato il consiglio. E del resto ho la maggioranza quindi non ho da temere nulla». «Non mi dimetto – conclude - non per attaccamento alla poltrona ma per senso di responsabilità rispetto a chi mi ha votato. I miei cittadini sono orgogliosi che il proprio sindaco sieda anche in Regione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA