Incidente fatale, inchiesta a San Marzano

Si indaga per fare piena luce sulla morte del 78enne caduto dalla bici e travolto da un furgone

SAN MARZANO SUL SARNO. Sarà conferito martedì l’incarico per la consulenza tecnica sui veicoli coinvolti nell’incidente stradale che venerdì mattina, a San Marzano sul Sarno, ha causato la morte di Alfonso Amato. I tecnici della Procura e di parte dovranno visionare la Fiat 600 e il furgone frigo che venerdì si trovavano in via Gramsci. Il pubblico ministero che coordina le indagini, Ernesto Caggiano, ieri ha notificato la notizia alle parti in causa. Chiarita la dinamica si deciderà, probabilmente, se procedere con l’esame autoptico sulla vittima. Formalmente, né l’autista alla guida del furgone né il conducente dell’utilitaria Fiat – assistito dall’avvocato Giuseppe Fedele del foro di Nocera Inferiore – risultano ancora indagati per omicidio stradale. Ma molto dipenderà dalla piega che prenderà l’inchiesta alla luce dei primi risultati delle indagini e delle perizie.

La tragica fine di Alfonso Amato, 78 anni il prossimo ottobre, ha provocato dolore e rabbia in paese, dove l’uomo, sposato e padre di due figli, viveva da sempre. Amato era in sella alla sua bicicletta quando è rimasto coinvolto nell’incidente fatale. Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, il pensionato per evitare lo sportello della Seicento aperto improvvisamente è caduto sull’asfalto reso viscido dalla pioggia ed è stato poi travolto dal furgone che transitava in quel momento. Il conducente del mezzo pesante non è riuscito a evitare l’impatto, nonostante il tentativo di frenata.

Sono stati chiamati immediatamente gli operatori del soccorso, ma per Alfonso non c’è stato nulla da fare. Quando i medici del 118 sono arrivati in via Gramsci l’anziano era già morto. Dopo i rilievi, il corpo senza vita è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale “Martiri del Villa Malta” di Sarno. La necessità di eseguire una serie di accertamenti non ha consentito di fissare ancora i funerali. Non si esclude infatti la possibilità di eseguire un esame autoptico per appurare se l’uomo sia morto battendo la testa o se in conseguenza dell’investimento del furgone.

Alfonso Amato era noto a San Marzano anche perché suo fratello è titolare di un’azienda conserviera. Sulla tragedia è intervenuto anche il sindaco Cosimo Annunziata che ha sollecitato la Provincia a curare la manutenzione della strada, peraltro molto trafficata perché collega diversi comuni dell’Agro nocerino-sarnese.

Salvatore D’Angelo

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