il blitz “due torri”

Inchiesta sugli appalti truccati Botta e Spinelli ai domiciliari

Da ieri sera altri due indagati nell’inchiesta “Due Torri” sono tornati a casa. Gli imprenditori Giovanni Botta e Federico Spinelli (di Palomonte il primo, nocerino il secondo) hanno lasciato il...

Da ieri sera altri due indagati nell’inchiesta “Due Torri” sono tornati a casa. Gli imprenditori Giovanni Botta e Federico Spinelli (di Palomonte il primo, nocerino il secondo) hanno lasciato il carcere e sono agli arresti domiciliari senza ulteriori restrizioni. Il giudice per le indagini preliminari, Gaetano Sgroia, ha accolto le richieste dei legali Antonio Zecca e Massimo Torre, ritenendo che le esigenze cautelari si siano attenuate. Una decisione arrivata in seguito alle dichiarazioni rese dai due indagati al sostituto procuratore Rosa Volpe, che conduce le indagini e che nei giorni scorsi li ha di nuovo ascoltati chiedendo chiarimenti sul meccanismo degli appalti truccati e sui rapporti sia con i funzionari della Provincia che con esponenti della vecchia e della nuova giunta. Da quanto è trapelato, risulta che Botta abbia evidenziato di non partecipare già dal 2007 alle gare bandite dalla Provincia, in quanto aveva già riscontrato difficoltà ad aggiudicarsi gli appalti. Spinelli (ex consigliere comunale di Nocera Inferiore) avrebbe invece confermato le dichiarazioni del cognato Giovanni Citarella (già ai domiciliari) secondo cui esisteva un accordo con il funzionario provinciale Raffaele Orefice, che in cambio di denaro avrebbe consegnato al “cartello” gli elenchi con le altre offerte in gara. Spinelli ha detto di non conoscere invece l’altro funzionario in carcere, Franco Pio De Luca, e ha negato di avere rapporti con l’ex assessore provinciale Franco Alfieri, la cui conoscenza è stata piuttosto attribuita a Gennaro Citarella (cugino di Giovanni). Spinelli ha inoltre parlato della nuova giunta, affermando di non aver stretto accordi con i suoi componenti ma di nutrire sospetti sugli appalti “a chilomero zero” inaugurati dall’assessore Marcello Feola.

Nei prossimi giorni i magistrati cercheranno nuovi riscontri a queste dichiarazioni e alle ipotesi accusatorie. Per mercoledì è fissato l’interrogatorio di Gennaro Citarella, e ha chiesto di essere ascoltato anche Raffaele Orefice. Oltre a questi ultimi sono tuttora in carcere il costruttore di Teggiano Luigi Di Sarli, il funzioanrio Franco Pio De Luca, e il costruttore di Capaccio Giuseppe Ruggiero, per il quale è stata chiesto il ricovero in ospedale per incompatibilità con il regime carcerario. (c.d.m.)

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