IL FATTO

Inchiesta Squecco, conferme al Riesame

Interdizione alla dipendente Asl Montella, niente turbativa d’asta per Montefusco

CAPACCIO PAESTUM - Revocato il divieto di dimora alla funzionaria dell’Asl di Salerno, Maria Montella, indagata nell’ambito dell’inchiesta “Croci del Silaro”, nella quale “il dominus” - secondo il piano accusatorio della Dda di Salerno, pm Francesca Fittipaldi - è l’imprenditore capaccese, Roberto Squecco. Il tribunale del Riesame di Salerno (presidente Elisabetta Boccasini, a latere Dolores Zarone ed Enrichetta Cioffi) ha disposto alla dipendente dell’azienda sanitaria, in servizio ad Angri, difesa dall’avvocato Federico Conte, l’interdizione dall’attività lavorativa per il periodo di un anno in sostituzione di quella coercitiva del divieto di dimora. Lo stesso tribunale ha accolto parzialmente il ricorso dell’infermiere ebolitano Michele Montefusco (difeso dall’avvocato Antonio Boffa) che ha annullato l’accusa di turbativa d’asta per l’operatore sanitario, confermando, però, la misura cautelare degli arresti domiciliari. Nel complesso il Riesame ha confermato le misure disposte dal gip Gerardina Romaniello. (m. l.)

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