I CONTROLLI

Inchiesta Porta Ovest, si teme la scure Ue 

L’Unione europea che ha finanziato l’opera potrebbe chiedere conto dell’utilizzo dei fondi erogati

SALERNO. Pagamenti non dovuti, certificazioni non rispondenti al vero, fatture sospette: sono solo alcune delle fattispecie finite sotto la lente d’ingrandimento della magistratura inquirente nell’inchiesta che vede coinvolto il cantiere di Porta Ovest, che ha portato al sequestro di beni e contanti in tutt’Italia, per un totale complessivo di 31 milioni di euro.
E alla denuncia di 9 persone (Giuseppe Miceli, Francesco De Rosa, Massimiliano Insigne, Vittorio Tiberio Insigne, Guglielmo De Iulio, Fabio De Iulio, Maurizio Ferrara, Riccardo Acernese e Vincenzo Manganiello) e 2 società (Tecnis spa e Ssi srl). E adesso c’è la preoccupazione che possa intervenire pure l’Unione europea, che ha finanziato l’opera, e chiedere conto e ragione delle somme finora impiegate.
Il filone d’indagine che s’aggiunge a quello che ha portato all’informazione di garanzia emessa dalla Procura nei confronti di 33 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso, dei reati di “malversazione a danno dello Stato, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e crollo di costruzioni o altri disastri dolosi”.
Nel decreto di sequestro preventivo sono riportati tutti i rapporti “finanziari” ambigui. Un esempio per tutti: il 16 gennaio del 2013 venivano corrisposti alla Tecnis 2 milioni e 400mila euro, qaule anticipo sulla fattura 330.
Ebbene di questi soldi, in base a quanto appurato dagli investigatori, solo 1.481, 50 euro venivano utilizzati per un bonifico a favore della Cassa edile salernitana.
La restante somma, invece, veniva impiegata, fino al 23 gennaio dello stesso anno, per pagamenti non riguardanti il cantiere di Salerno.
E, ancora, rispetto ad un ulteriore importo di 937 mila euro, ricevuto il 17 gennaio del 2017, poco più di 840 mila euro erano destinati al pagamento di un fornitore per commesse di altri cantieri, essendo stato accertato che la prima fattura emessa dalla società interessata, per il cantiere di Porta Ovest, risultava essere pagata con un bonifico del 22 aprile del 2014.
Gaetano De Stefano
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