Inchiesta “Chernobyl” Sopralluogo sui terreni

Visita nel Vallo di Diano delle commissioni regionali anticamorra ed ecomafie Decisa l’istituzione di un tavolo tecnico. Intanto l’Arpac avvierà i carotaggi

SANT'ARSENIO. È partito da Sant’Arsenio il sopralluogo dei componenti delle commissioni regionali anticamorra ed ecomafie che nella mattinata di ieri hanno “visitato” i terreni finiti al centro dell’inchiesta “Chernobyl” sul presunto sversamento di rifiuti tossici anche in alcuni comuni della provincia di Salerno, ed in particolare per il Vallo di Diano i comuni di Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro e San Rufo. Al sopralluogo hanno preso parte, oltre ai sindaci dei comuni interessati, i consiglieri regionali Gianfranco Valiante, Antonio Amato, Anna Petrone e Gennaro Mucciolo, i tecnici dell’Arpac ed il presidente della comunità montana “Vallo di Diano”, Raffaele Accetta.

Il sopralluogo è servito soltanto a far rendere conto ai componenti delle commissioni quali sono i terreni sui quali andare a fondo, in tutti i sensi, nelle verifiche. «Siamo qui - hanno dichiarato all’unisono i componenti delle due commissioni regionali - per fare chiarezza su questa situazione, ma senza creare allarmismi prima del tempo perché in questo modo si mette soltanto in ginocchio l’economia di un territorio. Noi vogliamo capire e sapere cosa c’è realmente in questi terreni e dare ai cittadini delle risposte certe per tranquillizzarli. Risposte che arriveranno in tempi brevi».

Al sopralluogo che ha riguardato un terreno ubicato nel comune di San Pietro al Tanagro ha preso parte anche l’ingegner Giuseppe Di Candia, erede del suolo finito nell’inchiesta “Chernobyl”. Di Candia ha esibito ai componenti delle commissioni la documentazione relativa alle analisi fatte su del compost scaricato sul terreno nel 2006. Analisi effettuate in contraddittorio dalle quali è emerso che il compost non aveva alcuna natura nociva. Resta solo da escludere la presenza di rifiuti nel sottosuolo. A tal proposito Di Candia alla richiesta di collaborazione da parte dei consiglieri regionali ha dato la disponibilità a far fare sui terreni di sua proprietà tutte le verifiche e i sondaggi che saranno ritenuti opportuni.

Al termine dei sopralluoghi si è poi tenuto presso il municipio di Sant’Arsenio un incontro per mettere nero su bianco un piano di azione. Entro pochi giorni sarà istituito un tavolo permanente al quale parteciperanno la comunità montana “Vallo di Diano”, l’Arpac, l’Asl, i comuni di San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio e San Rufo e tutti gli enti interessati. Il tavolo deciderà quali azione intraprendere per verificare la presenza o meno di rifiuti pericolosi nei terreni per poi eventualmente chiedere la bonifica nei terreni eventualmente inquinati. L’Arpac ha fatto sapere che gli esami verranno fatti con il sistema del carotaggio per capire eventualmente la natura di eventuali rifiuti presenti nel sottosuolo.

Erminio Cioffi

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