«Incentivi Tarsu? Sono illegittimi»

Per i grillini non andavano “premiati” i funzionari dell’Unione Alto Cilento

AGROPOLI. «Gli incentivi per la tarsu riconosciuti dall’Unione dei comuni Alto Cilento ad alcuni funzionari del comune di Agropoli sono illegittimi». A sostenerlo il Movimento Cinque Stelle di Agropoli attraverso il suo portavoce Consolato Caccamo. «Sabato scorso – sottolinea Caccamo - eravamo presenti al consiglio generale dell'Unione dei Comuni Alto Cilento (ne fanno parte 8 Comuni e Franco Alfieri ne è il presidente). In quell’occasione è stato discusso e poi approvato il bilancio di previsione 2015. Un po’ in ritardo – commenta – visto che avviene a novembre, quando ormai si è giunti a fine anno: operazione che la dice lunga sulla capacita dell’Ente di prevedere gli atti e le procedure da operare visto che all’atto dell’approvazione l’anno volge già al termine».

Le opposizioni «hanno sollevato contestazioni in merito agli incentivi percepiti dai funzionari per il recupero della tarsu, relativi agli anni dal 2006 al 2011, incentivi che ammontano al 15% del totale recuperato (raggiungendo una somma per un totale di oltre 200 mila euro)». «Questi incentivi - sottolinea il grillino - sono stati dichiarati illegittimi dall'Ispettorato della funzione pubblica e dal revisore dei conti». Le quote assegnate «sono state giustificate dal fatto che i funzionari, inseriti in un progetto per recuperare la Tarsu evasa, avrebbero lavorato anche notte tempo per recuperare un’evasione della tariffa per i rifiuti pari a circa 1,2 milioni di euro. Ma anche su questo ci sarebbe da ridire visto che la legge prevede un monte ore massimo di 48 ore settimanali e in molti casi, se non in tutti, i funzionari già sono impegnati per 40 ore settimanali». «Essendo soldi sottratti alla comunità – conclude Caccamo - ci auguriamo che vengano prontamente restituiti, ancora prima che sia la magistratura ad obbligarli».