Incentivi non dovuti a dipendenti comunali Avviato il recupero

L’iniziativa dopo il sollecito dal Ministero delle Finanze Tre anni fa l’ispezione al Municipio e la contestazione

Recupero di somme corrisposte e non dovute: brutta sorpresa in busta paga per i dipendenti comunali che nei prossimi mesi si vedranno decurtati dallo stipendio soldi che, secondo il Ministero delle Finanze, avrebbero percepito indebitamente. Tutto nasce dai risultati della verifica ispettiva effettuata nel 2011 da parte dei funzionari del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ebbene, nella relazione finale fu contestata tra l’altro l'erogazione di una serie di compensi al personale dipendente per il periodo dal primo gennaio 2009 al 24 novembre 2010 che ad avviso degli ispettori non era corretta, tanto da dover essere ritoccata al ribasso allo 0,50%. A queste contestazioni seguì nel novembre scorso una comunicazione del Ministero nella quale si chiedeva al Comune quali fossero stati gli atti posti in essere per il recupero delle somme indebitamente corrisposte al personale dipendente a titolo di incentivo. Una richiesta perentoria alla quale è seguita l’azione del Comune per rientrare delle somme che ad avviso del Ministero dovevano essere restituite.

Al momento sono sei i comunali dovranno rimborsare il Comune, tutti impegnati in progetti di opere pubbliche. Il responsabile del settore ha determinato il piano di rientro ed ha inviato le comunicazioni di rientro agli interessati per riscuotere -in questo caso - quasi mille euro complessivi corrisposti negli scorsi anni a titolo di incentivo per la direzione lavori e la redazione del certificato di regolare esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria delle strade comunali di via Apollo XI, via Italia, via Usa e la sistemazione del piazzale Lombardi nel Rione Pescara.

Somme che non arrivano a 100 euro per ciascun dipendente che avrà la possibilità di concordare entro la fine di gennaio, le modalità di pagamento e per il quale il caposettore ha previsto anche una rateizzazione in dodici mensilità. Stesse modalità di rientro anche per il dipendente comunale che nelle more del ricalcolo si è trasferito presso un altro ente: infatti, la determina comunale precisa la possibilità di rateizzazione. Per tutti, però, sono dettati i tempi di contrattazione.

Un atto dovuto quello del Comune che, inizialmente, avrebbe calcolato gli incentivi con i parametri dettati dal regolamento comunale che prevedeva una percentuale più alta rispetto alle percentuali indicate nel decreto legge del 2008.

Angelica Tafuri

©RIPRODUZIONE RISERVATA